Servizi sociali, non si spegne il fuoco delle polemiche tra maggioranza e opposizione. È il turno dell’assessore alle politiche famigliari e minorili Gabriella Ceneri, che replica puntualmente alle critiche dell’opposizione, giunte a margine dell’abbandono della Commissione affari sociali da parte dei suoi cinque consiglieri: “Le dimissioni rappresentano un atto politico sicuramente discutibile- accusa l’assessore- che esprime il modo di fare opposizione di questa minoranza, confuso e strumentalizzante e spesso, come in questo caso, autolesionista”.

“L’azione politica di questa minoranza- prosegue la Ceneri- esprime oggi una scarsa conoscenza del funzionamento del Piano Sociale, realtà che regola, con la tempistica e gli indirizzi dati dalle delibere della Giunta regionale, ogni attività del tavolo del Comitato dei Sindaci e conseguentemente, condiziona fortemente le azioni amministrative dei Comuni. È doveroso evidenziare come il Piano Sociale abbia gravato il comune capofila di compiti nuovi e di oneri organizzativi mai prima sperimentati”.

L’assessore replica punto per punto alle accuse dell’opposizione, elencando le scelte attuate dall’Amministrazione: “Giova ricordare ai distratti che gli interventi programmati dal comitato dei sindaci o in favore dell’infanzia e dell’adolescenza, finanziati con la L.285, sono stati tutti realizzati entro la scadenza, cioè ottobre 2002, ultimo dei quali il convegno sulla mediazione familiare. Vorrei sapere, quindi, a quali progetti si riferiscono i consiglieri dimissionari affermando “dei progetti attivati non è partito uno”.

”Quanto ai servizi di prevenzione alla tossicodipendenza e alle devianze in genere che si svolgono nelle scuole superiori- aggiunge l’assessore- colgo l’occasione per ribadire ancora una volta che tali servizi denominati C.I.C, sono di esclusiva competenza della ASL, la quale quest’anno, dopo adeguata concertazione con l’amministrazione comunale, copre l’intero servizio con proprio personale. Posso dire senza tema di smentita che numerosi sono stati gli interventi in favore dei minori dall’insediamento di questa amministrazione ad oggi, tutti coerenti con il programma di mandato presentato dal mio assessorato al Consiglio Comunale e dallo stesso approvato”.

“L’impegno in favore dell’infanzia- afferma ancora la Ceneri- si è concretizzato anche nell’attenzione nei confronti del servizi asilo nido (organizzazione e strutture), per anni trascurato dalle passate amministrazioni, quale preludio alla dismissione del servizio pubblico attraverso il convenzionamento con i privati e del centro ricreativo estivo, per il quale mai come quest’anno si è registrata un’utenza così numerosa. Il tutto con obiettivi raggiunti di contenimento dei costi, a fronte di un miglioramento dei servizi, di razionalizzazione delle risorse e di progettazione accurata”.

La Ceneri risponde alla critica più ‘pesante’ dell’opposizione”: “Quanto all’accusa di perseguire “una bassa politica clientelare fatta di contributi a persone, associazioni e centri di vario genere, spesso illegittimi per giurisdizione e competenze”, posso dire che questa amministrazione ha razionalizzato gli interventi in favore di associazioni di volontariato, istituendo un capitolo di spesa ad hoc, indicando nel PEG ( piano economico di gestione) strategie e obiettivi gestionali per i quali è stato espresso il “sostegno alle associazioni tramite contributi economici finalizzati ad interventi specifici a rilevanza sociale”. Dunque, una politica trasparente, laddove i contributi erogati sono mezzo e non fine e rispondono tutti ai requisiti di legittimità”.

Infine, l’ultima stoccata: “Quanto alle scelte comprendo bene che la minoranza non sia d’accordo su “ associazioni e centri” individuati da questa amministrazione: in ciò le nostre politiche sociali sono lontane anni luce. Noi intendiamo applicare il principio di sussidiarietà e sostenere quelle realtà positive che tanto fanno nella nostra città, assolvendo a funzioni di alta rilevanza sociale, come le parrocchie il Centro Famiglia o la Charitas, tutte impegnate in progetti in cui si lavora insieme, nel contrasto alle forme di disagio socio-economico e nella promozione di una cultura positiva della famiglia, dell’accoglienza e della solidarietà, dando piena attuazione alle linee-guida del Piano Sociale. Ma forse è solo questione di ignoranza…”.

Ora, sembra difficile trovare una giusta chiave d’interpretazione tra le affermazioni della minoranza e quelle dell’assessore Ceneri (nonostante gli stessi consiglieri dimissionari abbiano riconosciuto la discutibilità del loro gesto): l’opposizione sostiene, infatti, che l’Amministrazione ha operato poco e male nell’ambito dei servizi sociali, la Ceneri afferma, al contrario, che l’impegno dell’esecutivo in tale settore è stato totale, oltre che proficuo. A chi l’effimera ragione?