È passato un anno dal tragico fatto di sangue che seminò il panico a San Benedetto: il 2 novembre 2001 una banda di malviventi assaltò le Poste centrali della nostra città, uccidendo con un colpo d’arma da fuoco la guardia giurata Sandro Silenzi. E in occasione di questa triste ricorrenza è finito in manette il basista del gruppo che realizzò la sanguinosa rapina. È Andrea Rivosecchi, imprenditore sambenedettese di 35 anni, incensurato: il suo nome è stato reso noto oggi dal Dirigente della Squadra Mobile di Ascoli Piceno, Fausto Lamparelli, e dal Dirigente del Commissariato locale, Patrizia Carosi.

È questo, dunque, il clamoroso risvolto della vasta operazione di polizia che negli ultimi giorni ha portato anche all’arresto di altri due uomini coinvolti nel colpo alle Poste, ma le loro generalità non sono state fornite. È noto, inoltre, che il giorno stesso della rapina fu arrestato, dopo un lungo inseguimento da parte delle forze dell’ordine, Paride Cifone (rimasto ferito nel conflitto a fuoco con la Polizia), 42enne di Settimo Milanese, uno degli autori materiali del colpo.

Dalle indagini è emerso un particolare inquietante legato al giorno in cui avvenne la rapina alle Poste centrali. I malviventi, subito dopo il sanguinoso assalto al portavalori, si diedero alla fuga in sella ad uno scooter per le via della città, inseguiti dalla polizia; la loro folle corsa terminò in Via Damiani, nei pressi dell’Ospedale civile, luogo in cui fu ritrovato il motorino abbandonato dai rapinatori, proprio nella zona in cui si trova l’abitazione di Andrea Rivosecchi, individuato poi come basista del gruppo. Con ogni probabilità, quindi, quest’ultimo cercò di aprire una via di fuga ai suoi complici (oltre a fornire loro un appoggio ‘logistico’), che dunque non presero casualmente quella direzione. Altri particolari dell’operazione condotta dalle forze dell’ordine saranno resi noti nei prossimi giorni.