La notte di Halloween è sempre più festeggiata in Italia, e se per i più piccoli è un’occasione per mascherarsi da mostri dell’horror, per i più grandi è sicuramente una trovata commerciale.
La parola “Halloween�? ha origine incerta: forse deriva da “Holy Evening�? che significa “Notte Santa�? o forse deriva probabilmente da una contrazione della frase “All Hallows Eve�?, ovvero la notte di ognissanti festeggiata il 31 ottobre, data che nel quinto secolo avanti Cristo nell’Irlanda celtica coincideva con la fine dell’estate: in questa ricorrenza – chiamata Samhain – i colori tipici erano l’arancio per ricordare la mietitura e quindi la fine dell’estate ed il nero a simboleggiare l’imminente buio dell’inverno.
In ogni caso la leggenda narra che gli spiriti erranti di chi è morto durante l’anno tornino indietro la notte del 31 ottobre in cerca di un corpo da possedere per l’anno successivo. I Celti credevano che in questa magica notte tutte le leggi fisiche che regolano lo spazio e il tempo venissero sospese, rendendo possibile la fusione del mondo reale e dell’aldilà. Perciò i contadini dei villaggi rendevano i loro corpi orribili mascherandosi da mostri gironzolando tra le case per far scappare di paura tutti gli spiriti che incontravano!
La festa di Halloween venne portata negli USA intorno al 1840 dagli emigranti irlandesi che fuggivano dalla carestia di patate che aveva colpito la loro patria.
Per capire perché è la zucca l’elemento caratteristico di Halloween occorre risalire alla leggenda di Jack-o-lantern. Essa narra la storia di un uomo di nome Jack, noto baro e malfattore, che ingannò Satana sfidandolo nella notte di Ognissanti a scalare un albero sulla cui corteccia incise una croce intrappolandolo tra i rami. Jack fece un patto col diavolo: se non lo avesse più indotto in tentazione lo avrebbe fatto scendere dall’albero. Alla morte di Jack, continua la leggenda, gli venne impedito di entrare in paradiso a causa della cattiva condotta avuta in vita, ma gli venne negato l’ingresso anche all’inferno perché aveva ingannato il diavolo. Allora Satana gli porse un piccolo tizzone d’inferno per illuminare la via nella tremenda tenebra che lo attorniava. Per far durare più a lungo la fiamma Jack scavò un grosso cavolo rapa e ve la pose all’interno.
Gli irlandesi usavano in origine i cavoli rapa ma quando nel 1840 arrivarono negli USA scoprirono che le zucche erano più grosse e più facili da scavare. Ecco perché a tutt’oggi Jack-o-lantern è una zucca intagliata al cui interno è posata una lanterna.

Giuseppe Alunno