L’arrivo di Alessandro Gaucci è previsto…ad ore (potrebbe essere in volo, rotta Santo Domingo-Italia, in questo momento), o a giorni (se prenderà l’aereo del prossimo mercoledì). Il giovane Alex può fungere da consigliere assennato, in virtù di quanto successo e di quanto potrebbe accadere alla Samb nelle prossime settimane.
La Samb odierna è una società che può far gola: ha un buon organico, un pubblico numeroso ed entusiasta, soprattutto può ambire al salto di categoria. E qui si aprono le scommesse: una squadra che (scongiuri a parte) può aspirare alla Serie B è anche una squadra che può raddoppiare di valore in pochi mesi. Altro che speculazioni di borsa, diranno i maligni.
Sappiamo che diverse cordate di imprenditori si stanno interessando all’acquisto del club rossoblù. Il libero mercato così funziona. Ci sono gli abruzzesi, capitanati da Amadio, che al momento sono i più esposti ufficiosamente. Nelle scorse settimane Gaucci è stato avvicinato anche da imprenditori del Nord’Italia; terz’incomodi potrebbero essere gli imprenditori locali (ipotesi però molto difficile da concretizzare).
Al momento la situazione è fluida e difficile da definire. Diciamo che Gaucci è pro tempore, ma che questa temporaneità potrebbe durare ancora a lungo (fino a giugno? O anche oltre?).
Non è compito nostro, e non rientra né nelle nostre possibilità, né in quelle dei tifosi rossoblù, scegliere il presidente della Samb; ma di questi tempi e con i trascorsi societari remoti e recenti che conosciamo, sarebbe troppo chiedere un presidente serio, con pochi grilli per la testa, e che sappia trattare la Samb più come un buon padre di famiglia che come una partecipata di una holding?
Tempo fa un nostro lettore ci ha scritto che avere dei sambenedettesi a capo della Samb sarebbe come vedere un italiano sul volante della Ferrari di Formula Uno. È certamente vero: ma chi manderebbe via il pur antipatico ma vincente Schumi?
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