L’architetto Ernesto Verrucci, nato a Force nel 1874, partecipò nelle file garibaldine alla guerra greco-turca guidata da Ricciotti Garibaldi e poi si stabilì in Egitto e dal 1917 al 1937 fu architetto reale per il re d’Egitto Fuad I. Progettò e ristrutturò i fastosi palazzi reali di Abdin al Cairo e di Ras-el Tin e Montaza ad Alessandria d’Egitto. Costruì anche la tomba del re e della madre nella moschea di El Rifai e il monumento al padre di Fuad, Ismail pascià, utilizzando il travertino ascolano e rivolgendosi per molti lavori alle più famose maestranze italiane: dalla ditta Salviati e Bellotto di Venezia al famoso pittore Francesco Paolo Michetti. Progettò edifici civili per la comunità egiziana presente al Cairo come la Sede della Società Internazionale di Assistenza pubblica (l’ospedale del tempo), o la Sede della Società Entomologica, nonché quella dell’Università egiziana.
Ritornato in Italia nel 1939 si ritirò nel villino di Force da lui stesso progettato, oggi di proprietà del Comune di Force, e alla sua morte nel 1945 lasciò il suo archivio al Comune di Ascoli, conservato nella Biblioteca e alcuni quadri esposti nella Pinacoteca.
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