O si ama, o sia odia, non esiste compromesso. Di cosa si tratta? Del Casinò, naturalmente, croce e delizia delle dotte disquisizioni di politici, politicanti e aspiranti tali. A stretto giro di posta sono sorti i primi Comitati pro e contro l’istituzione della casa da gioco a San Benedetto, con annesse dispute per occupare le ambite poltrone. Dunque, si penserà, siamo a pochi passi dalla storica decisione: entro breve si saprà se la Riviera delle Palme avrà la sua nuova ‘fonte d’attrazione’. Macchè, il progetto-casinò è ancora in fase embrionale. Basti pensare che ad oggi non esiste una normativa ‘ad hoc’ che regoli i criteri di dislocazione delle case da gioco sul territorio nazionale.

Nel caso specifico della nostra città, non è stato messo a punto neanche uno studio dettagliato sulla reale fattibilità del progetto in questione. Per farla breve: come e dove sorgerà il casinò? Le migliaia di parole spese finora non hanno dato risposte esaurienti al quesito. Da più parti si preferisce arroccarsi su posizioni sterili piuttosto che fornire un contributo concreto al dibattito.

Ormai in città si stanno delineando due fazioni nettamente distinte: il fronte del sì vede nel casinò la panacea di tutti i mali del turismo locale, il fronte opposto demonizza le case da gioco come devianti e dannose per la città e per la società in genere (con tutto il rispetto, le crociate a sfondo moralistico non ci convincono troppo). Due punti di vista così estremi hanno il difetto di esprimere una visione parziale e preconcetta del problema, e certo non agevolano una valutazione serena ed obiettiva sulla questione in esame.

Alcune considerazioni. Puntare sul casinò potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio, poiché significherebbe stravolgere l’offerta turistica ‘tipica’ della Riviera delle Palme (rivolta esclusivamente ad un ‘target’ famigliare) e concentrarsi su una risorsa del tutto nuova per la città, con la necessità di attrezzarsi adeguatamente (sia le istituzioni locali sia gli operatori privati) per supportarla. Un’operazione di tal portata richiederebbe un impegno e un impiego di risorse non indifferenti. San Benedetto è pronta ad affrontare la missione?