Niente terza corsia per il tratto della A14 a sud di Civitanova. È quanto ha sentenziato ormai la Società Autostrade, intenzionata ad ampliare il tracciato autostradale solo lungo il segmento Rimini-Civitanova, per bocca dell’ingegner Sparapano, direttore dell’VIII Tronco della Società Autostrade per Abruzzo e Marche. Del resto, questa è la conferma definitiva della proposta ministeriale che ha escluso la costa meridionale marchigiana dal progetto di ampliamento del tracciato autostradale.
Secondo la Società Autostrade il volume di traffico tra Rimini e Civitanova supera di gran lunga, dati alla mano (quasi il doppio) quello del tratto a sud di Civitanova. Dunque, la costa picena non merita, almeno a breve scadenza, l’agognata terza corsia. Eppure, il tratto Pedaso-Giulianova è ormai da anni al centro delle cronache locali: da casello a casello, rallentamenti e incidenti, causati da gallerie poco illuminate e interminabili lavori in corso, sono ormai da tempo una costante della viabilità sulle nostre strade. Insomma, al di del problema del traffico (comunque notevole nel periodo estivo), esiste il nodo irrisolto delle sicurezza, questione che la Società Autostrade evidentemente considera secondaria.
Ora, l’unica ipotesi rimasta in piedi per ‘alleggerire’ la viabilità sulla A14 lungo la costa meridionale marchigiana è quella dell’arretramento del tracciato autostradale. Di cosa si tratta? L’attuale segmento Pedaso-Giulianova verrebbe declassato a Statale, con la realizzazione di svincoli per ogni Comune attraversato, mentre la SS 16 diventerebbe una strada urbana a tutti gli effetti.
I sindaci della costa picena (Pedaso, Cupra Marittima, Grottammare e San Benedetto) da tempo hanno appoggiato questa idea, preferendola addirittura alla terza corsia (ricordate la storia della volpe e l’uva?). Unico neo, i tempi di realizzazione di quest’ambizioso progetto, che si annunciano piuttosto lunghi; nonostante l’impegno degli amministratori locali (il vicesindaco Piunti farà valere i suoi buoni rapporti con il viceministro dell’Economia Baldassarri), infatti, la proposta in questione dovrà passare al vaglio di svariati enti: Ministeri delle Infrastrutture e dell’Economia, ANAS, Società Autostrade e Regione Marche. Insomma, la burocrazia, come sempre, farà la sua parte.
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