Gabrielli promette, comunque, di affrontare il problema: “Interverremo per ristrutturare completamente sia la vasca interna sia quella esterna”. La conferma: la gestione del complesso ‘Primo Gregori’ sarà affidata a privati
Nessuna sperequazione nell’assegnazione degli spazi-acqua della piscina comunale, tutto è avvenuto secondo quanto stabilito dal Regolamento comunale. È quanto sostiene l’assessore allo sport Bruno Gabrielli, in replica alle proteste delle società che lamentano una riduzione degli spazi per svolgere le loro attività sportive. “Se qualche società si sente danneggiata per aver visto ridotti i propri spazi rispetto alla passata stagione – afferma Gabrielli- non deve prendersela con il Comune”.

Gabrielli spiega i termini della questione: “Per la disciplina della pallanuoto, è accaduto che lo scorso anno c’era una sola società a svolgere questa attività. Quest’anno c’è una seconda società che presenta una squadra di pallanuoto, seppur militante in una categoria inferiore. Di tale differenza abbiamo tenuto conto, ma è evidente che avere lo spazio per la pallanuoto tutto per sé non è la stessa cosa che dividerlo con un’altra società”.

L’assessore promette, tuttavia, che il problema dell’assegnazione degli spazi-acqua sarà affrontato radicalmente dall’Amministrazione: “Una delle prime questioni che ho voluto affrontare quando mi è stata assegnata la delega allo sport, è stata proprio quella della scarsità di spazi-acqua per le attività che si svolgono in piscina. Ho incontrato le società, ho approfondito le tematiche e le ho riportate nella conferenza dei capigruppo consiliari di maggioranza. E’ emersa, unanime, la volontà di intervenire attraverso una ristrutturazione complessiva sia dalla vasca esterna sia di quella interna. Per quella esterna si è concordato di avviare le procedure per la copertura in modo da avere spazi anche durante l’inverno”.

Gabrielli annuncia, infine, una novità attesa da tempo: “Confermo la volontà dell’Amministrazione di affidare ad esterni la gestione del complesso ‘Primo Gregori’”. Piscina in mano ai privati, dunque: è davvero la soluzione di tutti i mali?