Francesco Agnello si ritiene legittimo presidente della Samb Calcio per aver adempiuto al 100% al contratto firmato la settimana scorsa da lui e da Luciano Gaucci: sono parole di Guido Arata, l’uomo che venne presentato da Agnello come il nuovo addetto alle pubbliche relazioni della Samb. Arata ha sentito Agnello, per l’ultima volta, ieri, e quindi è testimone affidabile circa le intenzioni di Francesco Agnello.

«Per Agnello la situazione è chiusa, è lui il padrone», dichiara Arata Sambenedettoggi.it. «Uno dei motivi per cui non è più tornato a San Benedetto», continua Arata su nostra sollecitazione, «è dovuto al fatto che i tifosi sabato pomeriggio hanno avuto un atteggiamento nei suoi confronti che ad Agnello non ha fatto piacere. Fin quando Gaucci non ammetterà che l’unico titolare della Samb è Francesco Agnello, lui aspetterà che questa polemica finisca». Ma dov’è adesso Francesco Agnello? «Si trova a Torre Annunziata, e, ripeto, prima di tornare a San Benedetto, aspetterà che la situazione si plachi. Fino a quel momento, farà il pendolare tra Torre Annunziata e Roma, più che fra Torre Annunziata e San Benedetto». Abbiamo chiesto ad Arata anche di illuminarci sul motivo di tanto contendere. Una domanda semplice che non trova risposta: se Agnello è inadempiente dovrà essere la legge a dimostrarlo. Ma se non lo è (come il titolare della Fonterme SpA sostiene), troviamo difficile giustificare l’abbandono di una squadra come la Samb. Né Landini né Arata, uomini di fiducia di Agnello, stanno seguendo la Samb, anche perché privi di contratto. «Il motivo? Credo che lo sappiano soltanto i due personaggi, Francesco Agnello e Luciano Gaucci…È una questione un po’ da ‘Caimani’…» ironizza Arata.

«La situazione mia e di Landini», puntualizza, «è identica: non avevamo nessun contratto per la nostra consulenza, il nostro rapporto con Agnello era basato sulla parola. Eravamo stati chiamati per vedere se a San Benedetto c’erano le condizioni per far bene, e Spartaco Landini, persona esperta in materia, ci ha rassicurato che a San Benedetto è possibile fare calcio ad altissimi livelli. Ci siamo trovati benissimo a San Benedetto, seppur per pochi giorni. Adesso aspettiamo che questo polverone finisca».

Sull’intricata vicenda, seguiranno aggiornamenti puntuali nelle prossime ore.(flamminipp@libero.it)