“La situazione che si va configurando della finanza pubblica è gravissima e dimostra che il Governo Berlusconi non ne ha più il controllo. Le Regioni non hanno gli elementi su cui basare i loro giudizi o avanzare proposte, tanto sono incerte alcune voci fondamentali come quelle, ad esempio, riguardanti le entrate, che vanno a formare il quadro finanziario complessivo.
La scelta del Governo di tagliare ancora i trasferimenti a Regioni ed Enti locali e bloccare al contempo quel minimo di autonomia finanziaria esistente é una linea di politica economica inaccettabile perché avrebbe un unico risultato: la drastica riduzione del livello di tutti i servizi, alla persona, alla comunità, al territorio e allo sviluppo.
Anche i dati finanziari ed economici che abbiamo posto alla base dei nostri Documenti di programmazione che anticipano i bilancio del 2003 verrebbero pesantemente stravolti con gravi ripercussioni sulla qualità di vita dei cittadini.
La prima preoccupazione riguarda la sanità dove già, per quanto riguarda quella marchigiana, registriamo ritardi nei trasferimenti dello Stato per 380 milioni di Euro, una cifra enorme che comporta per il bilancio regionale un aggravio di costi di circa 60-70 miliardi di vecchie lire.
Siamo di fronte ad un federalismo di pura facciata, che scarica sulle Regioni e gli Enti locali le incapacità e i fallimenti del governo nazionale.�?