In bilico tra “astratto e figurativo”, le opere di Ferri sono il risultato di un’intensa attività orientata alla ricerca di nuove soluzioni espressive ed originali tecniche cromatiche. Ferri – figlio del conosciuto e stimato artista Enrico – ha uno stile inconfondibile, ricco di gusto ed eleganza, che si materializza attraverso atmosfere rarefatte e rese evanescenti dai sprazzi di luce argentata. Uno stile che tende ad esprimere sensazioni puramente pittoriche e al contempo a ritrarre il vero visivo trasfigurato dal piano della cronaca a quello della poesia.

Il linguaggio pittorico di Ferri è decisamente originale e frutto della continua evoluzione del suo lavoro. Un lavoro caratterizzato da un’indagine che nasce e si sviluppa da livelli cromatici che creano e distruggono forme, che sono da desiderare, da conoscere.
Un processo innovativo, ininterrotto, innescato dalle tensioni del colore stesso che dà pura sensazione e che concretizzandosi risveglia la materia dal suo torpore inerte e la rende seducente, accattivante. Dunque il piacere del colore più naturale e primitivo che sfiora la sensibilità umana come una leggera carezza o come l’affondo lancinante di una lama illuminata.

Le opere di Ferri rimarranno esposte alla Palazzina Azzurra fino al prossimo 2 ottobre. L’ingresso è libero.