Cosa diremmo, oggi, senza peli sulla lingua, della nostra Samb, se non fosse una squadra neopromossa in C1?

Diremmo che a Sora ha giocato una pessima partita, mentre ieri contro il Pescara ha messo sotto, atleticamente e tatticamente, la squadra di Ivo Iaconi, autorevole candidata alla promozione ma con qualche problemino da risolvere, visto che in novanta minuti ha tirato in porta una sola volta e su calcio di punizione. Ma dove nascono i problemi di una Samb che domina atleticamente e tatticamente un avversario così quotato? Sfortuna, certo, ma ieri le occasioni pericolose create dalla Samb, nel primo tempo, portano il nome di Corradi, Ogliari, Teodorani e Di Serafino: tre centrocampisti e un difensore. Nella ripresa, a parte un colpo di testa di Fanesi, la Samb è stata pericolosa di nuovo con Corradi e Teodorani.

Allora, se la Samb non fosse una neopromossa in C1, senza peli sulla lingua, diremmo che al momento ha grossi problemi in attacco: un tiro pericoloso in due partite da parte dei vari Turchi, Fanesi, Sergi e Soncin è un dato sconsolante. Il duo d’attacco è in realtà l’unico punto debole di questa squadra, o almeno è quello che si presta a minori margini di miglioramento e quindi ci crea più patemi in prospettiva. Sì, è vero, c’è la fascia sinistra che va corrente alterna, ma da domenica prossima rientrano gli squalificati Manni e De Amicis e qualcosa potrebbe cambiare. Sì, è vero, ci sono pochi inserimenti centrali ma con Filippi e Napolioni le alternative del centrocampo aumentano…Mentre in attacco, se vanno male Turchi e Fanesi, non crediamo che le cose possano migliorare notevolmente con Sergi e Soncin, buoni giocatori ma ancora poco esperti per la C1. Fra i due attaccanti titolari, però, non sembra che ci sia ancora una grossa intesa: sponde, triangolazioni? Poche, quasi niente. Tutti e due occupano la stessa posizione centrale, e non sembrano differire granché l’uno dall’altro. Fanesi è più portato a rientrare, a proteggere il pallone, a giocare di sponda per gli inserimenti dei centrocampisti. Una stagione positiva, per lui, vorrebbe dire entrare in doppia cifra, segnare almeno dieci gol. Ma il bomber ‘eletto’ di questa squadra dovrebbe essere l’argentino Turchi, che nelle due stagioni d’oro in Italia (1999-00 e 2001-02), ha segnato 24 reti in 52 partite. Da Turchi i tifosi si aspettano almeno dieci/dodici gol, non zero tiri nello specchio della porta in due partite. Se Turchi non si sblocca (come è avvenuto a Catania e a La Spezia nel 2000-01), l’attacco della Samb rischia di essere dimezzato nelle potenzialità.

Sta ai tecnici Colantuono e Matricciani trovare la chiave di volta per ‘svegliare’ l’attacco rossoblù. Ha ragione Colantuono a dire che la squadra ha giocato a memoria e che la Samb può giocare solo con il 4-4-2, ma proprio questo ‘giocare a memoria’, in mancanza di uno spietato bomber d’area di rigore, rischia di diventare un pericoloso correre a vuoto. Il vento può cambiare già a Viterbo (con un po’ di fortuna e qualche nuovo inserimento), ma guai a cullarsi (squadra, tifosi, stampa) sulle capacità di rimonta di questa squadra: la manna delle dieci vittorie consecutive non sarà facilmente ripetibile in C1, e quindi occorre recuperare in fretta le posizioni di testa, per non restare coinvolti nei bassifondi (il calendario di queste prime giornate è molto ostico e non dovrebbe far dormire sogni tranquilli).

BRAVI E NON. Il migliore è naturalmente lui, Super-Teo, autore di una grande prestazione. I giudizi de Il Corriere Adriatico, Il Messaggero, Il Resto del Carlino, L’Espresso Rossoblù,La Gazzetta Rossoblù e Sambenedettoggi.it, danno una media-voto pari a 7.25. Gli altri giocatori sopra la sufficienza sono Ogliari (6.75), Di Serafino (6.33), Pedotti e Franchi (6.25). Sotto alla sogli del ‘sei’ invece Delvecchio (5.92), Pirone (5.75), Corradi (5.70), Fanesi (5.67), Soncin (5.5), Sergi (5.33), Turchi (5.17) e Pardini (5). (flamminipp@libero.it)