Laura Piarulli (Torino 25/06/1981) ha partecipato nel 2002 al Concorso Nazionale “Sotterranea Poesia” classificandosi al secondo posto, ma il suo approccio in materia ha radici profonde che risalgono al concorso “Vita e Poesia ‘95”, dove ha raggiunto il primo e il secondo posto in due diverse sezioni. Nel periodo in cui frequentava il liceo classico “V.Alfieri” ha partecipato al 5° Premio Nazionale di Poesia “Delos ‘97” dove è stata segnalata. Attualmente è iscritta al Corso di Laurea in Psicologia di Torino.

Ama Dalì per i suoi colori onirici, il kitch anni Ottanta per la sua vena nostalgica, l’elettronica in quanto unico mezzo per rapportarsi ai computers, l’astronomia. Gli hobby di Laura? Programmare tutto perché solo così riesce a fare qualcosa, leggere (tra i suoi autori preferiti ci sono Benni, Montale, Baudelaire, Kerouac), dormire. Considera la pigrizia un’arte. Odia le poesie scontate, i luoghi comuni, le frasi fatte, le rime baciate, i versi chilometrici «che non legge mai nessuno!», la collana “Harmony” per motivi che tutti possiamo immaginare. Ed ha pienamente ragione.

Laura e la poesia: «Una forma di psicoterapia individuale che scopre nel profondo la parte patologica di ognuno di noi. Sia autori sia lettori. La poesia è una delle espressioni, come la musica e la pittura, attraverso cui si possono apprezzare le nostre paure e in cui l’elemento “patologico” assume un fascino incredibile».

UN ISTANTE DI PANICO
Quanto dura la notte? Tu lo sai?
Forse un istante di panico: ecco la notte.
Le incomprensioni del giorno.
Illudersi di essere immortali
crederci e uccidersi.
L’alternanza di vita e di morte
o di sola morte.
Forse.
Di notte,
ci sono solo stelle al neon.

La giovane autrice è stata premiata dall’on. Gianluigi Scaltritti, dal presidente della Provincia Pietro Colonnella e dall’assessore alla Cultura Bruno Gabrielli. L’artista per Sotterranea che ha dipinto la tela per Laura Piarulli è don Giorgio Carini, parroco di Sant’Agostino a Grottammare.