Le opere presentate, selezionate dai cicli ”Trasumanar…”(1994/96), “Nudi e nuvole” (1997), “Adriatico”(1998), “Deserti”(1998), “Il male di tutti i giorni”(1998/99), “Arcipelago della memoria (2000/01), costituiscono una selezione del lavoro svolto negli ultimi otto anni dall’artista ascolano.

Attraverso questa mostra e scritti teorici, Mascaretti riafferma con forza la sua opposizione a gran parte dello stupidario che, di solito, viene definito “arte contemporanea”, ribadendo la posizione neoumanista dell’artista in un momento che vede un ritorno della barbarie espressa dal terrorismo, dall’intolleranza, dalla stupidità.

Secondo Mascaretti, infatti, l’artista non deve opporre alla stupidità del mondo una concezione ridicola e altrettanto stupida dell’arte, difesa solo da personaggi interessati e da chi ha realizzato un circuito di affari molto lucrosi su cialtronerie presentate come opere profonde e significative.

Ciò invece accade troppo spesso, e questo atteggiamento riduce l’arte, massima espressione della spiritualità umana, al ruolo di “giullare della politica”. Una politica cui pare opporsi ma di cui cerca l’appoggio e i mezzi per poter sussistere. Occorre dunque un profondo, autentico rinnovamento della concezione estetica per poter di nuovo parlare di arte con qualche significato.

La mostra resterà aperta fino al 6 ottobre 2002 con ingresso libero. Il catalogo è stato realizzato da Arcostudio di San Benedetto del Tronto.