Crediamo sia presto addentrarsi in analisi sulla presunta ‘malattia’ che ha colpito la squadra di Colantuono nella trasferta di Sora. Le attenuanti, d’altronde, non mancano: a) per la prima volta è stata schierata la coppia d’attacco Fanesi-Turchi, con il secondo in evidente ritardo di condizione fisica; b) le assenze di Filippi, il centrocampista centrale che ci pare più portato, fra i rossoblù, all’impostazione del gioco, e di Napolioni, centrocampista di rottura (come Delvecchio e Di Serafino), ma agile nell’impostare le ripartenze; c) la giornata negativa di Teodorani e Corradi: del primo ricordiamo un solo traversone, del secondo molti errori gratuiti sui cross; d) l’esordio in Serie C1, per di più in trasferta, su un campo di ridotte dimensioni e poco adatto al gioco arioso dei rossoblù: c’erano tutti gli ingredienti per non rivedere la bella Samb di Coppa Italia.

Domenica arriverà al Riviera delle Palme, dopo quindici anni, il Pescara, per rinverdire quello che veniva chiamato “il derby dell’Adriatico”. Ci sarà il pubblico delle grandi occasioni, e quello di parte rossoblù attenderà il pronto riscatto della sua squadra. Che potrà avvenire, non solo sotto il profilo del risultato, ma soprattutto per quanto riguarda il livello del gioco: ci sono trentatré partite da giocare, e probabilmente l’avvio del campionato sarà, per la Samb, di assestamento. Nelle prime giornate la Samb affronterà le tre favorite per la vittoria finale (Taranto, Pescara e Crotone), oltre ad un outsider quotato (Martina). Saranno queste le gare dove i tifosi dovranno stare più vicini alla squadra. La Samb è una squadra destinata ai piani alti della classifica (almeno sulla carta), e siamo pronti a metter la mano sul fuoco che durante questo campionato i rossoblù reciteranno una parte da protagonisti. Al momento, oltre a rimpiangere le assenze di Filippi e Kanjengele, i due giocatori più ‘tecnici’ (assieme al giovane zacchei) di questa Samb, c’è soprattutto da migliorare sui calci di punizione (33 quelli fischiati a favore della Samb più i quattro corner, ma nessun pericolo per Roca), e da studiare l’alternativa tattica al gioco sulle fasce: se vengono bloccate come ieri a Sora (grazie al campo piccolo, va bene: ma sarà così anche a Lanciano, Fermo, Giulianova, Paternò, Martina…), la Samb deve saper costruire un’alternativa con gli inserimenti centrali dei vari Napolioni, Delvecchio, Filippi.

Un’ultima postilla: ieri alcuni tifosi hanno esposto uno striscione che polemizzava con il neo-acquisto della Samb, Manni. Senza voler entrare nel merito (i tifosi sono liberi di scrivere qualsiasi cosa, e ci mancherebbe), auspichiamo che Manni, considerato da tutti un buon acquisto, venga fischiato o applaudito allo stesso modo degli altri giocatori, già da domenica prossima (se giocherà). Per la Samb è importante che questa polemica non si ‘incrosti’, che non si rompa l’idillio fra società, tecnico, squadra e tifosi.

CHI VA BENE, CHI VA MALE. Sulla base dei voti attribuiti ai giocatori dalla stampa locale (il Corriere Adriatico, il Resto del Carlino, il Messaggero e L’Espresso Rossoblù), il migliore calciatore rossoblù, nella trasferta di Sora, è risultato essere il portiere Pardini, che ha raccolto una media di 6.5. Sufficienti sono state giudicate anche le prove di Fanesi (6.375), Pedotti e Di Serafino (6.125), Ogliari (6). Insufficienti invece Delvecchio (5.875), Sergi (5.83), Soncin, Teodorani e Pirone (5.625), Corradi e Franchi (5.375), Turchi (5). (flamminipp@libero.it)