Tra le fortunate si sono qualificate sette ragazze marchigiane: Barbara Poli, Silvia Catasta, Rubina Camaioni, Barbara Micucci, Sara Longarini, Manuela Gioacchini, Jessica Polci. Nel corso di questa lunga kermesse, il Palacongressi è stato protagonista di piacevoli incontri con la famiglia Mirigliani e con i numerosi vip che si sono succeduti per la presentazione delle due serate – Fabrizio Gatta e Gloria Bellicchi, Peppe Quintale e Christiane Filangieri – coadiuvati dal lavoro incessante della Commissione Tecnica, presieduta dal giornalista Michele Cucuzza e composta dalla fotografa Tiziana Luxardo, Romualdo Priore (make up artist), Roberto Bigherati (casting director dei film del Gruppo Cecchi Gori), Marco Basile (protagonista della fiction di Raidue “Cuori rubati”), Miss Italia 1977 Anna Kanakis, il regista Giancarlo Nicotra, l’attrice Francesca Rettondini, la show girl Justine Mattera, la presentatrice Stefania Orlando, l’esperto di comunicazione Fausto Taverniti. Nella giuria di San Benedetto erano presenti anche Gaia Scaramucci (centro benessere “Tonic”), Lidio Rocchi (Assessore al Turismo Regione Marche), l’imprenditrice Anna Rita Pilotti. Madrina del Concorso una star d’eccezione, l’eterea Carla Fracci, ballerina famosa in tutto il mondo, che ha conferito con la sua partecipazione una luce maggiore all’intera manifestazione. Ed è proprio la “luce” interiore che la Fracci, per la prima volta a Miss Italia, cerca in ogni ragazza presente al concorso. «Mi hanno proposto di partecipare alla manifestazione ed ho accettato volentieri perché essere madrina di bellissime ragazze è per me un’esperienza nuova. Mi interessava vedere, oltre all’aspetto estetico, l’interiorità espressa dalle miss, il loro modo di proporsi e la capacità di comunicare attraverso un bel fisico» – spiega Carla Fracci – «Se la danza può conferire luce alla bellezza? Certamente. La danza va al di là di ogni tecnica, è un lavoro quotidiano che implica disciplina, volontà, temperamento e spiritualità indispensabili per vivere ogni personaggio e dare emozione al pubblico attraverso la gestualità. Inoltre può essere abbinata al mondo delle sfilate perché anche solo camminando si può essere in grado di esprimere qualcosa. Personalmente ho vissuto anch’io un’esperienza simile facendo una passerella per la Curiel, ed essendo già Lady Roma, Miss Milano con Rossella Falck, Mademoiselle Magazine con Monica Vitti a New York ». Ricordiamo, inoltre, che l’edizione 2002 di Miss Italia è all’insegna della solidarietà, pertanto intende sensibilizzare l’opinione pubblica presentando un concorso di bellezza che va oltre l’aspetto frivolo. Non a caso sono state premiate anche quattro “Donne Virtù” che, pur non operando direttamente nel mondo della bellezza, si sono distinte per il loro impegno. Le premiate – la giornalista e psicologa Daniela Pizzagalli (Donna Artista), l’assistente sociale senegalese Kaidi Koita (Donna Solidarietà), la docente di alimentazione delle piante presso l’Università svedese per le Scienze Agrarie Anna Martensson (Donna Ricercatrice), la fotomodella e Miss Italia per un giorno Mirka Viola (Donna Madre) – hanno ricevuto in dono una preziosa perla nera con contromaglia in diamanti appositamente realizzata per l’occasione da Sergio Cielo, titolare della Miluna. La presenza di Mirka Viola è stata accolta con gioia da tutti e, in particolar modo, dal patron Enzo Mirigliani che nel 1987 la incoronò Miss Italia e il giorno dopo le tolse il titolo perché non conforme al regolamento che, all’epoca, vietava la partecipazione alle madri. Un episodio molto importante nella storia del Concorso che, grazie alla determinazione di Mirka, successivamente aprì le porte anche alle giovani mamme. Motivo per cui, a distanza di quindici anni, Enzo Mirigliani ha sentito la necessità di conferirle un titolo di Miss “ad honorem”, sottolineando il fatto che il nome di Mirka resterà legato in maniera indelebile alla grande famiglia di Miss Italia. «Nell’’87 sono stata “cacciata” perché ero madre e adesso mi premiano per questo!» – afferma con un sorriso Mirka Viola – «Scherzi a parte, sono molto felice di questo riconoscimento e per me è sempre un grande piacere incontrare Enzo Mirigliani. Auguro a tutte le ragazze di avere il temperamento necessario per affrontare al meglio il mondo dello spettacolo». Le sorprese continuano poi con Simone Patrizi, i Dual Gang e il loro famoso ritornello “Ma le ragazze di questi tempi ci fanno perdere letteralmente i sensi…”, autentico “tomentone” dell’estate 2002, e la voce sensuale delle Finger Prints (“When I fall in love”), ma il nostro excursus nelle Prefinali di Miss Italia non può avere conclusione migliore se non attraverso le parole di Enzo Mirigliani, che ha più volte ricordato le origini del Concorso lanciato da Dino Villani, maestro della pubblicità italiana, con il nome di “Cinquemilalire per un Sorriso”. «Nel corso dell’anno c’è Natale, Pasqua e… Miss Italia! Si tratta, infatti, di un Concorso che è entrato a far parte della vita quotidiana ed è atteso con la stessa gioia con cui si aspettano le suddette festività» – spiega Mirigliani – «Credo molto in questa manifestazione che è riuscita a superare indenne gli anni della contestazione, regalando sempre grandi emozioni al suo pubblico. Del resto, quale ragazza non sogna di partecipare a Miss Italia? Mi è capitato spesso di sentire genitori che dicevano alle loro bambine: “Se fai la brava e studi da grande andrai a Miss Italia”. È un po’ il sogno di tutti. Un sogno bello e pulito che si rinnova di anno in anno». E il ricordo più bello del patron qual è? «Ce ne sono tanti, perché soffermarsi ad uno soltanto? Ogni istante vissuto nel contesto di Miss Italia è bello, così come pure il soggiorno trascorso a San Benedetto del Tronto. Tornando a casa porterò con me il ricordo dei vostri volti e della vostra splendida città».
(rositaspinozzi@tin.it)