I rossoblù si impongono per 3 a 1 – Risultato persino troppo stretto – Alcune considerazioni.

È il Giulianova una squadra da C1? O è la Samb una formazione in grado di ‘ammazzare’ il prossimo campionato? Queste sono le domande più che legittime che ci siamo posti dopo il successo (3-1) con cui la Samb si è imposta sulla formazione abruzzese allenata da Galderisi. Dopo la sconfitta subita nell’amichevole contro la Viterbese (1-2), i rossoblù hanno riscattato quell’opaca prestazione con una gara esemplare dal punto di vista tattico e agonistico. Considerando che dalla cintola in su l’unico nuovo innesto, rispetto alla squadra che ha vinto lo scorso campionato, è stato quello di Napolioni, si può anche avanzare il dubbio che il Giulianova attuale sia una squadra in grave crisi, societaria, tecnica, e forse anche a livello di spogliatoio, poiché risulta arduo far coesistere i ‘senatori’ Califano e Biagioni con i giovanissimi presenti nella rosa.

La Samb si è presentata, al cospetto di un pubblico molto numeroso per l’occasione (si è giocato alle 17:30 del 18 agosto), con il classico 4-4-2 a cui ci ha abituato Colantuono. Il Giulianova schierava invece un trio di difensori centrali coperti (è un eufemismo) dai gemelli Del Grosso (classe 1983) ai lati. Qui sta la chiave tattica della sconfitta del Giulianova. I due ragazzi erano chiamati al duplice impegno di difendere e di supportare un centrocampo altrimenti inesistente, poiché là davanti erano in tre: Biagioni, assolutamente evanescente e anche molto nervoso; Califano, l’unico a lottare su ogni pallone nel tentativo di rendersi pericoloso; e il baby Antenucci, classe 1984, al quale non si può chiedere di più. I gemelli Del Grosso invece non sono stati capaci di aiutare il reparto centrale, anche perché i due esterni della Samb (Teodorani più di De Amicis), giocavano larghi, aiutati anche dall’ottima prestazione del duo centrale della Samb. In particolare ottima la prestazione del ritrovato Filippi, che con i suoi lanci ha permesso al centrocampo rossoblù di variare i ritmi del gioco in maniera più agile rispetto a quanto si era visto nella partita contro la Viterbese.

La Samb ha giocato in maniera costante, concedendo pochissimo in difesa (solo uno svarione di Pirone consentiva a Frisenda di arrivare al tiro nella prima frazione, mentre la rete di Epifani giungeva, a pochi minuti dal termine, con un tiro su punizione scagliato da oltre trenta metri). Le occasioni da gol sono state moltissime: dall’errore di Soncin, a tu per tu con Bucchi, fino al doppio palo colpito da Filippi su punizione e da Pedotti (a porta sguarnita ha mandato il pallone sulla traversa), ai tiri dalla distanza di Filippi e Napolioni, alle mischie in area non concretizzate per un niente (Sergi). Il gol del vantaggio è arrivato a seguito di una discesa ‘ indisturbata’ di Soncin sulla fascia destra: il suo assist rasoterra ha trovato pronto l’accorrente De Amicis che, di sinistro, ha depositato nella porta vuota. Nella ripresa, la Samb è stata addirittura più convincente, con Sergi, Napolioni, Teodorani, De Amicis, Filippi, Franchi, Soncin (splendido un suo tocco di esterno sinistro al volo su perfetto assist di zacchei) tutti andati al tiro. La rete giungeva con un perfetto controllo di Napolioni, dopo che Sergi aveva sfiorato la rete: stop di destro in controbalzo, tre passi in area e sinistro al volo che si è infilato sul sette alla sinistra di Bucchi. Dopo la rete di Epifani (tiro su punizione che si è infilato alla sinistra di Pardini, inutilmente proteso in tuffo), ci ha pensato il nuovo entrato Pilleddu a rendere giustizia al risultato: a seguito di una mischia in area seguente ad un corner di zacchei, è stato il più veloce ad arrivare sul pallone e, a mezzo metro dalla linea di porta, ha depositato nel ‘sacco’.

Il Giulianova attuale è squadra da C1? O la Samb è destinata ad ammazzare il prossimo campionato? Non conosciamo perfettamente la situazione della squadra abruzzese, ma sicuramente la Samb non avrà sempre avversarie così arrendevoli. Seppur all’interno di una gara esemplare, il duo Matricciani-Colantuono ha, davanti a sé, delle questioni ancora aperte. Primo: non sarà possibile concretizzare così poche occasioni durante le gare di campionato. Secondo: con due mediani incontristi, due ali portate alla corsa e al cross, e due punte classiche il gioco della Samb rischia di divenire troppo prevedibile. Nel momento topico dello scorso campionato un giocatore come Criniti ha conferito alla Samb l’imprevedibilità necessaria; ma anche ieri, la coppia Napolioni-Filippi ha consentito ai rossoblù di ‘variare la marcia’: aggressiva con il primo, geometrica con il secondo. Molte delle fortune della Samb che vedremo dipenderanno dal giusto assortimento dei due centrali di centrocampo: una squadra tutta grinta potrebbe non essere adatta al ruolo che la tifoseria e la società le richiedono, ovvero quello di protagonista del prossimo campionato di C1.