Lo zelo e l’umiltà con cui sono stati preparati questi particolari sono testimonianza tangibile della fede genuina e duratura di una città che affonda le sue radici nella cultura del mare e che, nonostante l’evoluzione dei tempi, resta orgogliosa delle proprie origini. Ma oltre l’effetto scenografico, la ricorrenza racchiude un significato religioso molto profondo legato alla figura della Vergine Maria, simbolo di speranza, che ci insegna a non perdere mai lo spirito di devozione. Per avere maggiori informazioni sull’argomento abbiamo incontrato don Luciano Paci, parroco della cattedrale Santa Maria della Marina.

Don Luciano, i tempi sono cambiati e nonostante San Benedetto non sia più un borgo marinaro, la festa mantiene ugualmente intatto il suo spirito…
La tradizione celebra ormai da decenni la Madonna come protettrice dei marittimi e, visto che San Benedetto in passato era abitata prevalentemente da pescatori, questa festività è sentita e vissuta in modo particolare. I tempi sono cambiati ma lo spirito di devozione è rimasto intatto, tanto che la ricorrenza ha una valenza civile – oltre che religiosa – in grado di coinvolgere anche i turisti che affollano San Benedetto durante l’estate. Attualmente l’attività locale è più indirizzata verso il settore commerciale e industriale rispetto alla pesca, ma resta comunque la volontà generale di mantenere viva la devozione nei confronti della Madonna che, in questo periodo, si cerca di ravvivare attraverso la Peregrinatio Mariae.

Quest’anno la sfilata in mare aperto è stata anticipata alle ore 18, quindi non più di notte dopo la concelebrazione presieduta dal Vescovo. Come mai?
In questo modo potranno partecipare anche i pescatori che, in caso contrario, sarebbero rimasti a terra per motivi di sicurezza poiché è pericoloso sfilare in mare di notte. Oltre a questo particolare, è bene ricordare la Solenne Processione che partirà alle ore 21 dalla cattedrale e percorrerà alcune vie della città per giungere al Piazzale scalo di alaggio, dove verrà celebrata la Santa Messa dal vescovo Mons. Gervasio Gestori. Seguirà la consegna del Palio che consiste in un’immagine in bronzo della Madonna della Marina.

Con quale criterio verrà consegnato il Palio?
In base ad alcuni criteri, uno dei quali potrebbe essere il miglior allestimento del motopeschereccio per l’occasione. Il comandante che riceverà il Palio avrà la possibilità di tenerlo per due mesi, dopodichè dovrà passarlo ad una delle altre imbarcazioni scelte il giorno della sfilata che, a sua volta, farà altrettanto. In questo modo tutti potranno beneficiare della Sacra Immagine.

Quali parole sente di rivolgere ai turisti per far loro recepire appieno lo spirito della festa?
Gli abituali conoscono la tradizione centenaria ed è per loro diventata un momento significativo sia da un punto di vista religioso che civile. La devozione è alla base di tutta la festività, pertanto i turisti vivono questi giorni partecipando alla Peregrinatio Mariae e alla Messa, senza trascurare l’aspetto civile che prevede la sagra del pesce, le manifestazioni sportive, la musica e i fuochi d’artificio, elementi che rallegrano il soggiorno turistico dando maggior risalto all’evento e completando il programma. Reputo tutto ciò un giusto abbinamento che unisce l’impegno della parrocchia e del Comune, valorizzando al meglio una festa così importante per la città. Per i turisti che vengono per la prima volta, invece, è un’occasione per avvicinarsi e conoscere le radici storico religiose del luogo in cui soggiornano.

Un messaggio ai numerosi fedeli riguardo l’aspetto religioso della festa.
La festa è simbolo di comunione, quindi emana un messaggio di aggregazione attraverso l’unione della parrocchia con la città per accrescere quella solidarietà di cui c’è bisogno soprattutto oggi, in un mondo pieno di egoismo ed interesse. Inoltre, tra i vari significati della ricorrenza, c’è l’intento di rafforzare in ognuno di noi la propria fede in Cristo e la vera devozione alla Madre Celeste, simbolo di fiducia, che rappresenta per l’umanità odierna un segno di speranza per il futuro che a volte sembra apparire incerto e privo di senso. Quindi è bene pregare la Vergine, attingendo da Lei i giusti sentimenti per vivere una vita piena, perché è proprio la devozione nei suoi confronti che ci spinge a motivare con dignità la nostra esistenza.
(rositaspinozzi@tin.it)