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Dopo altri due importanti personaggi sambenedettesi ci ha lasciato stanotte l'imprenditore e fondatore della Blooming negli anni ottanta. Era un caro amico. Alcuni miei ricordi. I funerali domani alle 10.30 presso la chiesa di Sant'Antonio
Aveva 68 anni e negli ultimi anni soffriva a causa di una malattia. Negli anni '80 la sua azienda era diventata uno dei marchi di abbigliamento più importanti d'Italia. Aveva condotto una lunga battaglia contro le sentenze giudiziarie che riteneva a lui avverse
La vicenda che definimmo “bufera giudiziaria” tra Alberto Panichi e il Tribunale di Ascoli che vide protagonista, tra gli altri magistrati, anche la giudice Dr. Annalisa Gianfelice, si è infatti risolta con un nulla di fatto
Dopo che la procura dell'Aquila ha archiviato tutte le querele-denunce presentate da Alberto Panichi contro magistrati del tribunale di Ascoli Piceno, l'ex imprenditore si è rivolto alla procura di Campobasso querelando gli autori del decreto a lui sfavorevole
Sporge denuncia e mostra preoccupazione il noto imprenditore sambenedettese, protagonista di una controversa vicenda giudiziaria legata al fallimento delle sue aziende.
Dopo aver letto le puntualizzazioni fatte dall'avvocato Andrea Venarucci (legale della Ugc banca spa o Quercia Funding srl) a proposito di alcune sue affermazioni nella conferenza stampa di venerdì scorso, l'ex titolare della Blooming, Alberto Panichi ci ha inviato alcune precisazioni
L'avvocato Andrea Venarucci dell'omonimo studio legale anconetano smentisce le dichiarazioni dell'imprenditore in merito alla mancata esecuzione del pignoramento da parte della Ugc Banca
Scuse dovute ai nostri lettori che giornalmente acquistano Sambenedettoggi.it in edicola. Un inconveniente tecnico ci ha impedito di essere puntuali come nei primi 21 numeri
L'imprenditore accusa il Tribunale di Ascoli Piceno ma anche degli importanti istituti di credito
L'Unicredit, secondo Panichi, non esercitando il pignoramento, «ha riconosciuto implicitamente la fondatezza delle mie denunce verso la banca»
Panichi condannato a 5 anni per bancarotta fraudolenta, non molla e rilancia la sua battaglia contro il Tribunale di Ascoli: «Stanno cercando di distruggermi. Ma sono testardo e vincerò, carte alla mano»
L'imprenditore tessile condannato recentemente per bancarotta fraudolenta ha tenuto ieri, presso lo chalet Da Federico, un conferenza stampa per spiegare tutte le ragioni che lo spingono a ritenere ingiusta la condanna
La sentenza, che era nell'aria, è stata pronunciata nel tribunale di Ascoli Piceno la scorsa settimana
L’imprenditore sambenedettese definisce gravissime alcune affermazioni che il procuratore della Repubblica di Ascoli Piceno ha fatto nei suoi confronti. Tema dello scontro: le molte azioni giudiziarie contro vari magistrati che si sono occupati del crack di tre aziende tessili.
Riceviamo e pubblichiamo una nota del procuratore della Repubblica di Ascoli sulla notizia dell’iscrizione nel registro degli indagati di vari magistrati del Tribunale piceno nell’ambito dell’inchiesta sul crack delle aziende dell’imprenditore sambenedettese avvenuto nei primi Anni ’90.
L'inchiesta sul crack delle aziende dell'imprenditore sambenedettese coinvolge ormai ben 18 personaggi. Fra essi numerosi magistrati, avvocati, curatori fallimentari e dirigenti di banca.
Anche il fascicolo sul coinvolgimento degli avvocati della Cariverona Alberto Pavesi e Luciano Cesari passa ora alla Procura abruzzese dopo che il Gip ga riconosciuto l'incompentenza territoriale del Tribunale di Ascoli Piceno.
Si terrà il 21 marzo 2007 e non il 9 dicembre 2009 l'udienza relativa al ricorso dell'imprenditore sambenedettese Alberto Panichi contro la sentenza del giudice Bartoli (4 settembre 2006) favorevole alla Cariverona, in riferimento al fallimento della Panichi Spa.
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