SAN BENEDETTO DEL TRONTO- La settimana della Samb è iniziata ieri col primo allenamento post Castelfidardo ed è proseguita con la sessione mattutina odierna a cui ne seguirà una pomeridiana nell’ambito di un programma di avvicinamento alla sfida con la Vis Pesaro che dovrebbe prevedere due giornate di doppie sedute.

Una delle notizie che arriva dagli allenamenti, assieme alle assenze dell’acciaccato Sorrentino e di Baldinini alle prese con un naso rotto,  è la progressiva crescita di Reginaldo che nella giornata di ieri ha preso parte a tutto l’allenamento, partitella a campo ridotto compresa, già mostrando qualche chilo in meno e soprattutto quella che sembra una ritrovata voglia di lavorare, col brasiliano impegnato anche in una lunga serie di ripetute. Fianco a fianco ad una faccia nuova peraltro, aggregata al gruppo rossoblu, ovvero Niccolò Guiducci, difensore romano classe ’96, “scuola Juve ed ex di Chieti e Delta Rovigo” come fa sapere il consulente Simone Perotti, precisando che il ragazzo “sarà in prova per i prossimi giorni”.

E al termine della seduta, come da prassi, è il mister a prendere la parola davanti alla stampa, tornando sulla vittoria di Castelfidardo, che a parte la soddisfazione per i tre punti, a qualche “perfezionista” ha fatto storcere il naso per la presunta scarsa qualità di gioco mostrata, la quale andrebbe a fare il paio con la non brillantissima partita precedente contro il Campobasso. A riguardo Palladini sembra non accettare le critiche al gioco della sua squadra, ribadendo come “i primi 20 minuti contro i fidardensi mi siano sembrati ottimi, anzi, arrivavamo facilmente e palla a terra fino alla loro trequarti, e tutti eravamo convinti che il gol fosse nell’aria”. Proprio quest’eccessiva confidenza è stata per il tecnico la causa del gol subito,” arrivato dopo che, convinti di segnare a momenti, abbiamo iniziato a buttare via il pallone, incassando anche un gol stupido frutto di due errori evitabili: del centrocampo che non segue l’inserimento di Trillini e di Pettinelli che non stringe sullo stesso autore del gol” spiega pacatamente l’allenatore.

I gol di Baldinini, Barone e Titone fortunatamente hanno poi rimesso in piedi la gara e confermato, parola di Palladini, “che siamo una squadra tosta e difficile da incontrare per chiunque, ma anche che”- prosegue l’allenatore- “ho dei giocatori che non possono andare a mille per tutti i minuti di tutte le gare, altrimenti sarebbero di un’altra categoria”.  Nonostante questo però il tecnico riconosce infine il valore dei suoi uomini e, indirettamente anche del suo operato, quando punta i riflettori “sull’attitudine alla gestione della pressione che abbiamo dimostrato di avere in questi mesi, una pressione che né Fano né Matelica hanno e che è il nostro grande merito fino ad ora”.