SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 16 settembre avevamo raccontato della vicenda che vedeva protagonista, a loro malgrado, una famiglia residente in Contrada San Giovanni a Porto d’Ascoli. Fu resa nota la loro situazione di degrado nell’area della loro abitazione. Rifiuti di vario genere abbandonati da incoscienti e maleducati sulle strade, illuminazione pubblica assente, asfaltatura presente sola a metà e forte precarietà delle strade con presenze di buche di notevole dimensioni. Inoltre, nelle ore notturne e talvolta anche diurne, il degrado presente nella zona ha permesso più volte i fenomeni di prostituzione o delle coppiette in auto che si appartano. Per non parlare dello spaccio di droga.

La famiglia Ciotti nel denunciare questa situazione aveva sperato in qualche intervento da parte delle istituzioni. A distanza di due mesi nulla di ciò si è verificato.

La signora Morena ha riconfermato i disagi già presenti. “I problemi sono addirittura aumentati – ha affermato amareggiata – La spazzatura continua a essere presente ai bordi delle strade. Rifiuti di vario genere. Rottami di veicoli, vestiti, giocattoli e addirittura vongole. Fortunatamente non è estate, altrimenti la zona sarebbe già piena di zanzare e moscerini ma il forte fetore è comunque presente. La maleducazione di certi individui m’inorridisce. Per non parlare delle siringhe presenti. Un numero spaventoso. In molti utilizzano questa zona per spacciare la droga. Inoltre si verificano ancora episodi di coppiette che si appartano. Pochi giorni fa ho sorpreso in pieno pomeriggio una coppia in auto a compiere atti osceni vicino casa. Mi sono talmente arrabbiata che sono fuggiti nudi dalla zona. La videosorveglianza continua a essere una beffa poiché manca la corrente elettrica e non scoraggia comunque i maleducati. L’illuminazione assente permette queste situazioni. E’ inaccettabile”.

Un altro problema preoccupa la famiglia Ciotti. “La precarietà e la scarsa manutenzione delle strade comportano disagi di non poco livello. Le buche continuano ad aumentare e a provocare problemi. Innanzitutto danni alla nostra auto e in più anche alla nostra salute. Sono stata incinta e per complicanze ho dovuto compiere il raschiamento. Nelle mie condizioni dirigermi spesso in ospedale con queste buche di certo non mi ha aiutato in quel periodo. Inoltre da poco il mio bambino di due anni ha subito un’operazione ed essere ‘sbattuto’ di continuo da queste buche è un grosso problema dato i punti riportati dall’intervento chirurgico. Prossimamente dovrà andare all’asilo ma dato che il bus della scuola non riesce ad arrivare nei paraggi, dovremo accompagnarlo noi. La pioggia ha diminuito il fenomeno della polvere ma non posso certamente sperare che ci sia il maltempo tutto l’anno. Qui la situazione è peggiorata. Paghiamo 200 euro di tasse per servizi che non abbiamo. Sommati poi ai 500 che paga mio nonno, nella nostra abitazione paghiamo 700 euro per nulla. Non ne possiamo più. Siamo intrappolati nella nostra casa. Da quando a settembre abbiamo denunciato pubblicamente la nostra situazione, non ci sono stati miglioramenti. Per non parlare del problema del metano che manca e che con l’inverno alle porte ci comporterà problemi anche economici dato che utilizziamo il gas. Le istituzioni con noi sono assenti. Ho provato a contattare il sindaco Giovanni Gaspari e l’assessore Leo Sestri ma non ho avuto risposte. Siamo stufi. Vogliamo comunque ringraziare le Forze dell’Ordine di San Benedetto del Tronto che a ogni nostra richiesta d’intervento si presentano tempestivamente ma purtroppo non possono cambiare di certo loro la situazione di degrado presente nell’area”.

La famiglia Ciotti esprime un ultimo pensiero inerente alla vicenda: “Un intervento immediato per risolvere questo problema. Paghiamo le tasse e vogliamo i servizi che giustamente ci spettano. In questo momento ci sentiamo ancora abbandonati a noi stessi”.