L’immagine ritrae un cavallo in condizioni di libertà che galoppa sotto un cielo minaccioso. La mia chiave di lettura è la seguente: il cavallo, simbolo di forza, integrità, purezza e nobiltà d’animo, galoppa, fugge, dall’incombente minaccia del cielo plumbeo che minaccia burrasca. Il cavallo è il nostro Io fanciullesco, la nostra parte più pura e vera; il cielo minaccioso è la società corrotta nella quale viviamo. La corsa del cavallo è la fuga dalle logiche arriviste ed egocentriche del mondo per ritrovare se stessi e ciò che per noi ha veramente valore, lontani dalle ideologie di massa e dal conformismo schiacciante.
Il termine “preistoric” sta per ritorno all’inizio, ad una età remota, quando eravamo puri.
Una fotografia è un ritaglio di un pezzo di vita, un suggerimento per una storia. Il fotografo propone, colui che guarda compie il suo viaggio , iniziando dal suggerimento del fotografo e proseguendo per strade che la sua sensibilità e il suo vissuto gli suggeriranno. Questo per dire, che ognuno può vedere in “Preistoric Ride” quello che meglio crede.
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