MONTEPRANDONE – In merito alla nota stampa del gruppo consiliare “Partecipare per Cambiare”, da noi qui pubblicata, il sindaco di Monteprandone Stefano Stracci ha risposto pubblicamente su Facebook. Di seguito il testo integrale.
Tanti auguri agli sposi!

Anche io voglio fare gli auguri a chi ha voluto utilizzare persino il giorno del proprio matrimonio per fare polemica politica e attaccare il Sindaco. Ci mancherebbe, è il sogno di ogni sposa avere la stampa che si occupi delle proprie nozze ma siccome non è cosa comune a tutte le coppie, qualcuno, che non fa notizia, la notizia la crea.

Obiettivo raggiunto, la stampa se ne sta occupando e quindi anche per loro l’agognata notorietà.

Auguri!

A questo punto, rivolgo alcune domande retoriche che possono servire, non a giustificarmi, poiché non ho commesso nessuna illegalità ne illegittimità amministrativa, ma a far capire come sono andate le cose all’ignaro lettore.

  • Cari sposi, avete mai parlato personalmente con me del vostro matrimonio?
  • Cari sposi, dopo che il funzionario vi ha comunicato che il Sindaco non aveva concesso la delega (che concede al vicesindaco o ad altri in caso di suo personale impedimento), avete chiesto di parlare con me, se non altro per avere spiegazioni in merito? Vi avrei detto, come ho spiegato a Ciampini, che non era possibile la “ricusazione del Sindaco” ma che era una cortesia che avrei fatto agli sposi purché non fosse percepita e divulgata come “io il sindaco non l’ho votato e mi scelgo chi ho votato” (precedente inammissibile).
  • È vero che, a conferma della vostra avversità politica e personale nei miei confronti, piuttosto che parlare con me, avete subito pubblicato al riguardo un post su Fb a mio avviso altamente offensivo e diffamatorio?
  • È vero che nonostante le offese ricevute, attraverso il consigliere Ciampini, vi ho trasmesso la mia volontà a procedere secondo i vostri desideri (che ricordo essere pretese che non hanno alcun fondamento giuridico) purché si rimuovessero le offese personali a me rivolte (almeno quelle pubblicate sul web) come segnale di distensione, non ricevendo da parte vostra nessuno riscontro a testimonianza della vostra buona fede?
  • È vero che nonostante le offese siano continuate, la mia segretaria ha chiamato la sposa per invitarla a partecipare alla celebrazione di un matrimonio in Municipio per dare la possibilità a Ciampini (che mai aveva celebrato) e agli stessi sposi di fare delle “prove”, segno evidente della mia volontà unilaterale di superare le incomprensioni e procedere alla celebrazione secondo vostro desiderio ma che a questa proposta si è risposto che ormai si era preferita Acquaviva?

Ora se a queste domande si risponde con onestà, è facile capire come sono andate le cose.

Ma se invece si è preferito che le cose andassero come sono andate per avere la possibilità di strumentalizzare e creare l’occasione di una gogna mediatica a me sfavorevole, sappiate che mi sta anche bene.

Ognuno celebra il giorno più bello della propria vita come meglio crede, io per me sogno una celebrazione diversa.

Ho i brividi a pensare, che su un altare, seppur civile, si vada con un retropensiero di vendetta politica, tra l’altro ingiustificato e pretestuoso.

Auguri anche all’opposizione che utilizza vicende personali per riempire di senso il loro essere presenti in consiglio: allargo le braccia, sorrido e vado avanti.