SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Salvatore Bagni, oggi procuratore a livello mondiale, in passato ha rivestito maglie importanti in serie A (Perugia, Napoli, Inter) oltre a quella della Nazionale Azzurra. Nella giornata odierna è stato a San Benedetto in compagnia del presidente Gianni Moneti che gli ha fatto visitare lo stadio e altri posti importanti della nostra riviera. Hanno pranzato in un ristorante rinomato.
Abbiamo ritenuto giusto sentirlo perché avevamo un altro motivo per contattarlo. Con la nostra rivista Riviera Oggi Estate ogni  anno sentiamo personaggi famosi per la rubrica “Mondo nostrano’ curata da Massimo Falcioni.

Buonasera signor Bagni, sono il direttore di Rivieraoggi.it e volevo chiederle se era disponibile per un’intervista da pubblicare sul nostro settimanale estivo e magari anche, se vuole, sui motivi della sua visita presso la nostra città
“Ben volentieri, quando vuole il suo giornalista può chiamarmi, non ci sono problemi. Conosco il vostro giornale che è molto seguito nel Piceno. Cosa vuol sapere della Samb?”

Niente di particolare anche perché Moneti lei lo conosce sin dai tempi del Perugia
“È vero lo conosco ma sono venuto qui per un altro motivo ben preciso che riguarda l’aspetto societario, insomma per capire se c’è possibilità di dare una mano ad una squadra così gloriosa della quale ricordo sfide incredibili al vecchio stadio. Conosco, per esserci stato più volte, anche il Riviera delle Palme che è a livello architettonico uno dei più belli d’Italia”

Non mi dirà che dopo i tanti anni da calciatore, da opinionista televisivo e da procuratore le è venuta voglia di diventare presidente di una squadra di calcio?
“Sarebbe bello ma è impossibile per svariati motivi tutti comprensibili. Ho semplicemente accompagnato un imprenditore interessato alla Samb e posso assicurarvi che  quando si saprà il nome rimarrete estereffati ma principalmente molto soddisfatti. Ci sono città che militano in serie B che gli hanno chiesto aiuto, ci sta pensando”

La Samb, della cadetteria, ha solo bellissimi ricordi risalenti ad un quarto di secolo fa, adesso è a tutti gli effetti una squadra dilettantistica, la scelta non dovrebbe essere difficile
“L’idea è venuta a me perché ritengo che riportare la Samb ai suoi livelli sarebbe molto più gratificante rispetto ad una pappa già pronta e ad una città assuefatta alla categoria. Anche se adesso è meglio tenere i piedi per terra senza far fare voli di fantasia ad una piazza già molto affamata di calcio per proprio conto. Qui, se le cose vanno bene, 5-6 mila spettatori sono assicurati. Posso dirle però che la chiacchierata con Moneti, l’allenatore e il consulente di mercato è stata producente. Tanto è che torneremo molto presto sull’argomento, direi da martedì prossimo”

Anche più di 5-6 mila spettatori. La città sportiva, la riviera rossoblu per l’esattezza, è da giorni con il fiato sospeso in attesa di buone notizie per quel che riguarda i calciatori da acquistare (siamo a quota zero in questo momento). Il nome dell’imprenditore adesso lo ritengo poco importante anche se lei ha praticamente detto che faremo tutti salti di gioia quando lo sapremo. Mi interessa molto di più sapere da lei i motivi per cui si sta assumendo una responsabilità così importante…
“Non solo mi faccio garante ma ci metto la mano sul fuoco. Ho una credibilità da difendere e non mi sognerei mai di contribuire a false illusioni. Mi riferisco chiaramente agli aspetti che lei sottindente e non a quelli tecnici che nel calcio sono aleatori”

Non era mia intenzione fare domande intriganti ma i quattro fallimenti in pochi anni hanno contribuito a farci perdere serenità e a vedere il pericolo anche dove non c’è. Abbiamo in testa il chiodo fisso che possa ripetersi…
“Vi capisco altroché. Io non sarei mai venuto in una piazza così a dare garanzie che tra l’altro fra qualche giorno potranno rivelarsi inutili perché il personaggio non è uno sconosciuto”

Ne approfitto subito per farle una domanda che spesso mi sono fatto in questi giorni: se il ritorno della Samb in serie C (mi piace chiamarla così) dipende da investimenti importanti per vincere il girone di serie D, è anche vero che lo stesso investimento fatto con la domanda di ripescaggio (nonostante la truffa dei 500 mila euro a fondo perduto) darebbe il 100% delle certezze di una promozione che, tra l’altro la Samb, a differenza di altre società, non ha mai raggiunto a tavolino. Una prima volta non farebbe male…
“La voglia di sfidare l’Ascoli è tanta. Giusto? Guardi io la penso come lei ma certi  discorsi da parte ‘nostra’ si possono fare ad accordo raggiunto con il presidente Moneti. Magari si farà ma adesso è presto per dirlo e poi io, nonostante sia un garante, non ho la delega per prendere decisioni così importanti. Cercherò di favorire l’affare, poi torno subito al mio mestiere che è quello di scovare campioni in tutto il mondo. Un lavoro duro ma mi sento più sollevato da quando mio figlio lavora con me come consulente”

Quando i nostri lettori, i tifosi della Samb in particolare, leggeranno questa intervista torneranno a sorridere dopo giorni di grande confusione. Non è mia intenzione fare da garante del garante ma le sue parole le sento sincere e genuine. Quando ne sapremo di più?
“Ho già detto che martedì ci rivedremo con Moneti e se tutto andrà bene avremo sicuramente la possibilità di conoscerci personalmente, per ora conosco soltanto il suo giornale”

Grazie. Posso richiamarla lunedì sera o martedì mattina?
“Come no, a sua disposizione”

Anche se la trattativa non andrà in porto?
“Si, a presto”