SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Il bando del 2010 non era aperto in modo indiscriminato”. Sulla vicenda del lavoro occasionale, con le domande giunte a quota 1500 in un lustro, interviene il vicesindaco Eldo Fanini: “Prevedeva alcuni requisiti di ammissione previsti dalla legge proprio per questa tipologia di assunzione – precisa – tra essi, essere disoccupati o percettori di misure di sostegno al reddito, casalinghe, neo laureati, studenti con meno di 26 anni iscritti a regolari corsi di studi universitari o superiori e con non meno di 16 anni nei periodi di vacanza scolastica. Il bando prevedeva poi l’obbligo di allegare un curriculum per consentire ai dirigenti che abbisognano di queste forme di lavoro occasionale di valutare le reali competenze ed esperienze dei candidati. Non va dimenticato, infatti, che si ricorre a queste forme di lavoro, per volere del legislatore altamente flessibili, per far fronte ad esigenze immediate, straordinarie e di breve durata: per questo si cerca di individuare figure che possano subito rispondere alla necessità con l’unico obiettivo di fornire servizi adeguati alla cittadinanza”.

Continua Fanini: “Va ricordato che questo Comune, proprio per darsi un criterio trasparente nell’assunzione di questo genere di personale, nel momento in cui decise di avviare un programma di pulizia e piccola manutenzione del patrimonio pubblico, nel 2013 approvò con delibera di Giunta un bando per selezionare figure idonee a cui poterono partecipare solo coloro che avevano già chiesto di poter essere ingaggiate col sistema dei voucher. In questo momento, invece, in attesa che, con l’approvazione del bilancio, si possano assumere figure professionali in modo più stabile, abbiamo attivi solo pochissimi rapporti con questo sistema destinati a svolgere lavori non rinviabili come, ad esempio, imbianchino, giardiniere e operaio specializzato. Ciò detto, concordo con il consigliere Pellei sulla necessità di aggiornare l’elenco dei richiedenti. Era già quindi nostra intenzione, non appena avremo il nuovo Bilancio, procedere ad una revisione totale dell’elenco, pubblicando un nuovo bando con una data di apertura e una di chiusura, rivedendo, se necessario, i requisiti di ammissione e valutando in che modo eventuali ulteriori criteri di selezione possano conciliarsi con la natura di questo tipo di prestazioni, fatte per immettere subito, nell’attività di servizio che svolgiamo, figure in grado di apportare il loro contributo di capacità ed esperienza”.