SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il 3 luglio i locali della Madrugada firmeranno il protocollo d’intesa con il Comune per la regolamentazione della movida. Ma l’incontro con l’assessore Luca Spadoni sarà anche l’occasione per ribadire il disappunto per un clima da “caccia alle streghe” che si è generato in città.

“Ad alzare la voce sono solo quelli che non vogliono la movida qualche volta al sabato – contesta Sandro Assenti – ci sono però dei giovani, di cui nessuno parla mai, che vorrebbero divertirsi. E’ giusto dare voce pure a loro, che rendono la nostra città un po’ più viva. Si sta esagerando, San Benedetto vive anche di svago, sennò la gente scappa e migra verso altri luoghi”.

A Spadoni verrà fatto notare come il rumore di fondo possa condizionare le rilevazioni dell’Arpam, con gli sforamenti che vengono riscontrati soprattutto nelle serate infrasettimanali, quando il traffico sul lungomare è minore. Identico discorso per l’assorbimento del suono, più semplice se i locali sono pieni. Senza dimenticare il fattore del vento: se tira da mare, basta poco per spostare l’onda sonora verso ovest.

“Segnaleremo inoltre la difficoltà nel rilevare le emissioni sonore nella zona nord del lungomare dove Da Andrea, La Conchiglia e Medusa, tre stabilimenti vicini tra loro, propongono musica”, prosegue Assenti. “In che modo verranno identificati i colpevoli? Ci sentiamo sotto processo, non c’è gradualità di pena. Se il limite di velocità è di 50 all’ora, chi va a 51 viene punito come chi va a 100. La Regione stabilisce i limiti, ma le penalità le decide il Comune e a loro ci rivolgiamo”.

Continua infine a non piacere il trattamento riservato alla prossima Notte Bianca, che tornerà a proporre la discoteca all’aperto. Un appuntamento interrotto tre anni fa (all’epoca si svolgeva alla foce dell’Albula) che rivedrà la luce all’ex galoppatoio. Per gli esercenti la Notte Bianca dovrebbe avere altri indirizzi, come quello del sostegno alle attività commerciali.