GROTTAMMARE – “Il successo del Rosario è la prova che anche gli anziani sono soggetti della comunicazione. Queste persone esistono e noi permettiamo loro di pregare in comunità”. Lo dice Paolo Ruffini, direttore di Tv2000, intervenuto al Meeting Nazionale dei Giornalisti Cattolici di Grottammare.

Un successo tanto sorprendente quanto costante, avvalorato dai numeri: più di mezzo milione di spettatori giornalieri, in un orario complicato e zeppo di concorrenza come quello delle 18.

Dimostra il bisogno che c’è di preghiera collettiva – dichiara Ruffini – noi sottovalutiamo l’importanza della preghiera nelle vite degli italiani. C’è chi pensa che gli anziani siano degli scarti da gettare”.

I trenta minuti in diretta da Lourdes a volte sfiorano anche il 5% di share, in una rete tematica e di nicchia: “Viviamo in un’epoca di frammentazione dell’offerta, quindi ogni scelta è ormai consapevole”.

Direttore di Raitre dal 2002 al 2009, passò nel 2011 a La7 dove ingaggiò molti di quei personaggi che l’avevano accompagnato nella precedente esperienza, a partire da Serena Dandini e Sabina Guzzanti. Trasposizione che per qualcuno contribuì ad accentuare la somiglianza tra le due emittenti, con conseguente virata ideologica del terzo polo generalista.

“La storia è un po’ diversa – obietta Ruffini – non cercai di portare a La7 personaggi di Raitre, né credo che la tv si faccia con trapianti più o meno forzosi. Ogni tv ha una sua storia e identità. Chi si trova a doverla dirigere non deve tradire il pubblico di quella televisione e piano piano proporre cose nuove e innestarle, che poi cresceranno. E’ quello che ho fatto nei miei percorsi professionali, prima alla radio, poi a Raitre. A La7 sono stato molto poco e probabilmente sono riuscito a fare meno di quello che avrei voluto. La storia della tv non è mai di innesti forzosi o cose legate alla trasmigrazione di questo o quel personaggio, sono progetti molto più complessi che devono lavorare più nel profondo. Ogni canale ha la sua storia”.