CATANZARO – Ennesimo terremoto nel mondo del calcio. Ci sarebbero state presunte combine di partite in Lega Pro e Serie D. Dietro alla manipolazione dei risultati sportivi ci sarebbe la ‘ndrangheta.

La Polizia sta eseguendo, dall’alba del 19 maggio, decine di fermi in tutta Italia nell’ambito di un’altra inchiesta sul Calcioscommesse, nei confronti di calciatori,dirigenti e presidenti di club. L’inchiesta è coordinata dalla Dda di Catanzaro e e dallo Sco di Roma.

L’accusa è associazione a delinquere finalizzata alla frode sportiva. Sono 50 i fermi, oltre 70 gli indagati. Oltre 30 le squadre coinvolte. Perquisizioni sono in corso nelle sedi di diverse squadre.

I poliziotti del Servizio centrale operativo e della squadra mobile di Catanzaro stanno operando nelle province di Catanzaro, Cosenza, Reggio Calabria, Bari, Napoli, Milano, Salerno, Avellino, Benevento, L’Aquila, Ascoli, Monza, Vicenza, Rimini, Forlì, Ravenna, Cesena, Livorno, Pisa, Genova e Savona.

Ad alcuni indagati sono contestate le aggravanti mafiose e transnazionali. L’inchiesta, secondo quanto riportato dall’Ansa, ha preso il via grazie alle intercettazioni di Pietro Iannazzo, ritenuto elemento di vertice dell’omonima cosca che opera a Lamezia Terme, il 14 maggio in una operazione della Polizia.

Secondo i magistrati della Direzione Distrettuale Antimafia, la cosca di Iannazzo è “elite della mafia imprenditrice” dedita agli affari, ma anche capace di scatenare una guerra con altre consorterie per mantenere il proprio predominio sul territorio. Nel corso dell’operazione condotta la settimana scorsa da squadra mobile di Catanzaro, Sco, Dia e Guardia di Finanza, sono state una quarantina le persone arrestate, tra le quali alcuni imprenditori.

Da alcune conversazioni di Pietro Iannazzo gli investigatori hanno saputo delle combine su varie partite dei campionati di Lega Pro e Serie D per alterare i risultati al fine di ottenere grandi vincite con le scommesse.

In manette sarebbero finiti 15 calciatori, 6 presidenti di società sportive, 8 dirigenti, allenatori, direttori generali e 10 finanziatori. Tra i fermati spunta il nome dell’ex direttore sportivo della Sambenedettese e Torres Vincenzo Nucifora. Le squadre coinvolte sarebbero Pro Patria, Barletta, Brindisi, L’Aquila, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor Lamezia, Sant’Arcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo.

Alle 11 del 19 maggio è prevista una conferenza stampa, presso la Questura di Catanzaro, dove saranno illustrati i dettagli dell’operazione “Dirty Soccer”.