GROTTAMMARE – Le ricevute di pagamento dei tributi comunali vanno conservate per cinque anni. La raccomandazione arriva dall’Ufficio Tributi, che, nel corso di un’attività di verifica delle posizioni degli iscritti nei ruoli della Tassa rifiuti, ha evidenziato 1130 inadempienze e potuto accertare per una trentina di queste l’avvenuto pagamento solo attraverso la ricevuta cartacea.

Spesso si tratta di anomalie generate dai diversi sistemi informatici di comunicazione usati dai vari attori della catena di pagamento, ma questo va dimostrato “carta alla mano”. Da ciò, il consiglio: “Tale piccola incombenza, pur non essendo un obbligo di legge, si rende necessaria per poter essere in grado di dimostrare la propria regolarità nell’ipotesi in cui, sebbene il pagamento sia stato effettuato correttamente, all’ufficio risulti non pervenuto, a causa di inconvenienti tecnici che ne hanno impedito il normale accreditamento – precisa la responsabile del servizio Tassa Rifiuti, Maria Massetti, spiegando anche che “le procedure elettroniche di registrazione dei pagamenti, infatti, si basano sulla lettura di codici che a volte possono essere decifrati erroneamente dai sistemi informatici, con conseguente generazione di anomalie”.

Gli iscritti nei ruoli del comune di Grottammare sono oltre 9000 e su questi sono risultate solo 30 le posizioni contabili anomale: “Pochissimi casi rispetto all’elevato numero di operazioni gestite – fanno notare dall’ufficio Tributi -,  resta pertanto preferibile l’utilizzo di tali procedure rispetto a quelle manuali, in considerazione del risparmio di tempo e di risorse umane”.

“E’ auspicabile che i sistemi di importazione dei pagamenti tributari vengano perfezionati sempre più in modo da non dover disturbare inutilmente i cittadini che hanno pagato regolarmente. Tuttavia, se si dovesse ricevere un sollecito non dovuto (evento comprensibilmente sgradevole), si prega di offrire la propria collaborazione per aggiornare la banca dati tributaria comunale con gli estremi del versamento effettuato e non registrato.

E’ importante sottolineare che nel corso dell’anno 2015 l’ufficio tributi potrebbe richiedere le prove dei versamenti effettuati per le cinque annualità pregresse, fino al 2010 compreso”.