SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Non solo i renziani. Il Movimento Cinque Stelle raccoglie la battaglia sulla necessità di riportare il Giudice di Pace a San Benedetto e protocolla la richiesta ufficiale di convocare congiuntamente le Commissioni Affari Generali e Bilancio per discutere della questione.

Oltre al primo firmatario Giovanni Marucci, hanno aderito Loredana Emili, Sergio Pezzuoli, Andrea Assenti e Giacomo Massimiani. Alla riunione parteciperebbero inoltre gli avvocati Silvio Venieri e Giorgio Molini.

Lo scorso 22 aprile, il Circolo Nord del Pd aveva organizzato un incontro sulla medesima tematica, rilevando come la reintroduzione dell’Ufficio in Riviera porrebbe i cittadini meno abbienti nelle condizioni di fruire di un servizio di primaria importanza.

Una recente normativa ha però fissato al 30 luglio 2015 il termine ultimo per avanzare apposita istanza al Ministero della Giustizia.

Nelle Marche, grazie all’iniziativa delle amministrazioni, sette località hanno mantenuto gli uffici dei Giudici di Pace: Fabriano, Jesi, Senigallia, Fano, San Severino Marche, Cagli e Macerata Feltria.

A detta dei promotori dell’iniziativa, i vantaggi di un Giudice di Pace a San Benedetto sarebbero pure di natura economica. Sia per i residenti che per l’ente, dal momento che le attuali competenze influiscono sui costi della macchina amministrativa.

Una volta affrontato in Commissione, l’argomento approderà in assise sotto forma di mozione.