SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un’alleanza che imbarazza e nessun candidato sambenedettese da sponsorizzare. Basterebbero questi due ingredienti per giustificare il distacco di Forza Italia dalla campagna elettorale per le Regionali.

Niente annunci ufficiali; in compenso tanti piccoli indizi che raccontano un centrodestra rivierasco non troppo entusiasta per l’endorsement a Gian Mario Spacca, nemico per dieci anni ed oggi alleato a sorpresa.

Nel Piceno, i berlusconiani schierano tre ascolani ed una grottammarese. Ci sono l’ex presidente della Provincia Celani e l’uscente Trenta, oltre a Maria Grazia Concetti e alla showgirl Monica Riva. Cinque anni fa, San Benedetto poté al contrario contare sulla presenza di Luca Vignoli, che subentrò in extremis a Bruno Gabrielli, bruciato dal suo partito quando i manifesti erano già stati confezionati e stampati.

Stavolta nessuna dimenticanza o punizione, bensì la precisa volontà di non scendere in battaglia e “sporcarsi le mani”, anche in vista di un futuro non troppo lontano. In tal senso, ecco che riecheggiano le dichiarazioni di Pasqualino Piunti a proposito dell’accostamento con la civica del governatore Marche 2020: “Non posso negare che ci siano imbarazzi, ci giungono dei mugugni. Il ragionamento di Forza Italia è stato machiavellico: il fine giustifica i mezzi. Si è percepita la possibilità di correre per la vittoria sfruttando la rottura nel centrosinistra”.

Il consigliere comunale ammise il malumore per il divorzio con Lega e Fratelli d’Italia, movimenti con cui sarà necessario dialogare nel 2016 se si vorrà riconquistare in città la guida del Municipio. “Mi chiedo come potrò riproporre questa strategia a livello comunale. Cosa succederà nel 2016? La lista di Spacca come si comporterà? Quale sarà il progetto? Se quest’alleanza ha valore trimestrale non mi interessa. Se dietro c’è un discorso ad ampio raggio è diverso. Per me è fondamentale salvaguardare e riunire tutte le sigle del centrodestra”.

La strategia è dunque chiara: non ci saranno sgambetti, ma non per questo ci verrà messa la faccia. E basterebbe osservare la platea di domenica scorsa all’appuntamento all’Agraria sullo stoccaggio del gas per trovare ulteriori conferme a questa teoria.