SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ogni albero ha tanti rami ma forse l’albero del Pd ha qualche ramo in più del normale. Così la polemica per gli aceri tagliati in via Ugo Bassi vede contrapposti – forse? – diversi rami del Partito Democratico cittadino. L’associazione “Possibile” che contiene il civatiano Alessandro Marini critica infatti i “cosiddetti renziani”: “Sicuramente le immagini degli aceri tagliati in via Ugo Bassi, con i rami adagiati sull’asfalto in attesa della rimozione sono di forte impatto e si prestano a strumentalizzazioni di ogni tipo. Un quadretto tale da far impallidire De Amicis – scrive Marini con ironia – Peccato però che la correttezza e l’onestà intellettuale vorrebbero che si spiegasse contestualmente che l’intervento è volto alla realizzazione di un percorso ciclabile che, come accade in tutte le grandi città europee, vuole abbracciare due aree della nostra città, unendo idealmente la zona Ponterotto al mare“.

Continua: “Ci chiediamo, davvero, se sia meglio continuare a rischiare l’incolumità dei cittadini, finora salvaguardata solo attraverso continui e costosi interventi tampone, o sostituire degli alberi morti, che al loro interno ormai non avevano altro che parassiti e cemento, in favore dello riqualificazione di una delle principali arterie sambenedettesi, attraverso nuove essenze e la suddetta ciclabile”.

E quindi la stoccata per i “renziani”: “L’aspetto più divertente è che aspre critiche siano arrivate dai cosiddetti “renziani”, i quali solo alla fine hanno tentato di tamponare la loro infelice uscita, forse ricordandosi che fino a ieri il loro rappresentante doc era parte integrante di questa amministrazione (Fabio Urbinati, ndr), al di là delle campagne elettorali prossime. La comunicazione funzione 2.0 mentre a Roma utilizza gettoni del telefono e giochi da tavolo, qui da noi si esplica in infantili emoticon e hashtag. E purtroppo pare che vi sia, dietro, la stessa inconsistenza“.