SAMB CALCIO. Ho l’impressione, spero di sbagliarmi, che l’obiettivo Lega Pro non sia più un obiettivo da raggiungere a tutti i costi. O meglio, e perlomeno, che non si stia facendo il massimo per raggiungerla. Lo deduco da alcune mie personali sensazioni ma anche da quello che leggo e vedo.

Leggo, per esempio, che da parte della società non c’è intenzione di cambiare allenatore. “La stagione è finita e i play off sono sicuri”. La contraddizione in termini è palese. Se i play off sono sicuri, come lo sono, e quasi sicuramente determinanti per il passaggio di categoria, le quattro partite che restano sono le più importanti dell’intero campionato. È quindi importante arrivarci senza lasciare nulla di intentato. Una sterzata (con Palladini o con chi si vuole) al momento appare indispensabile.

In altri tempi, di fronte ad una situazione del genere, in cui (lo dicono tutti) nulla è compromesso, si sarebbe aperto un dibattito tra i dirigenti e le persone più vicine alla società stessa. Nei bei tempi le discussioni anche feroci che in situazioni simili avvenivano tra i 40 dirigenti per discutere il da farsi, oggi dovrebbero avvenire tra Moneti, Bucci e l’entourage. Se avvengono non si conoscono. Anche NoiSamb, seppur solo per un parere, dovrebbe dire la sua, visto che l’associazione è la più vicina di tutti alla dirigenza vera e propria. Un silenzio, al posto di necessarie sollecitazioni, che non aiuta.

Non so se qualcosa del genere stia avvenendo sotto traccia. Sarebbe forse peggio ma ritengo che il direttivo di NoiSamb debba, sempre in modo civile, costruttivo e solo consultivo, provare a smuovere una situazione, tecnica e umana in particolare, alla quale non avevo mai assistito negli ultimi cinquant’anni. La stampa seppur in modi differenti lo sta facendo. L’immobilità fa male. Per esempio la scena della maglie lasciate davanti alla curva è la più brutta di tutta la storia calcistica sambenedettese. Che significato ha? Qualcuno me lo spieghi. Bravo Bucci a “vergognarsene”.

Insomma, a mio modo di vedere, qualcosa non quadra e purtroppo vi intravvedo l’anteprima di un’estate ancora peggiore delle ultime due. Motivo per cui si deve iniziare a parlar chiaro per guadagnare tempo e non farsi trovare impreparati quando i tempi per iscriversi saranno sempre più stretti.

I segnali, oltre a quelli che ho già detto, sono tanti. Dello stadio nessuno ne parla più, dell’incontro che Moneti e NoiSamb hanno avuto con il sindaco nemmeno. Si era detto che i problemi erano in via di risoluzione. O no? Di un incontro trasparente tra Amministrazione comunale e chi sarebbe intenzionato ad investire sulla Samb nemmeno l’ombra. Perché?

Premettendo che a pensare (male o bene non importa) qualche volta ci si azzecca, ritengo che stia subentrando in molti la paura, quasi il terrore, che una volta promossi in Lega Pro e tanto più per ripescaggio tramite play off (in tal caso l’eventuale fidejussione sarebbe più alta, se non sbaglio) ci  si ritrovi come nell’estate 2013 con la conseguenza di gravi responsabilità su chi oggi è più vicino, in un modo o in un altro, alla società stessa. Insomma chi è oggi nelle vesti che furono di Pignotti, Bartolomei, Spadoni e compagnia bella. A tanto porterebbe la promozione in Lega Pro.

I due presidenti chiederebbero (forse lo hanno già fatto ma inutilmente) garanzie (spero trasparenti) dalle istituzioni pubbliche prima di assumersi l’impegno. In caso negativo, come tutto lascia prevedere, si troverebbero nelle condizioni di vendere a ‘chicchessia‘ una squadra senza debiti, con conseguenze che potrebbero risultare funeste. Perché, almeno Bucci, vista la situazione ambientale, non mi sembra (spero di no, magari glielo chiederò) intenzionato a restare in serie D con tutte le difficoltà che ha incontrato fino ad oggi. Molte delle quali non se le aspettava.

D’altro canto, imprenditori sambenedettesi (compresi quelli all’interno di NoiSamb) hanno già dimostrato che il fardello della fidejussione e dell’acquisto della società e del suo mantenimento non rientra nelle loro prerogative per vari e comprensibili motivi, fino a prova contraria.

Vogliamo iniziare a parlarne da subito? Io credo che sia la cosa migliore per prepararci con le idee chiare all’ingresso in Lega Pro. Senza aspettare i giorni più caldi. In tutti i sensi. Anche perché ritengo che abbiamo una squadra in grado di raggiungere nei play off una posizione utile. Allenatore permettendo. Ho forti dubbi ma se avvenisse con Paolucci sarei il primo ad applaudirlo e a dirgli grazie. E magari anche scusa, perché no?