Questi sono i numeri ufficiali macro-economici del Documento di Economia e Finanza 2015 approvato dal governo Renzi.
Sono numeri di una tragedia, che è quella che meritiamo. Si noti come se vi fossero errori come negli ultimi 8 anni nelle previsioni del Pil, i dati di cui sotto sarebbero tutti peggiorativi; non è previsto neppure dal governo una vera attenuazione del dramma della disoccupazione a due cifre.
In sintesi: le tasse quest’anno potrebbero restare allo stesso livello del 2014 (non meno) e aumentare di molto negli anni a venire; la spesa pubblica ridursi del 3% in 4 anni, quindi costringere famiglie e imprese ad un ulteriore e pari esborso per avere gli stessi servizi, o rinunciarvi; la disoccupazione restare un gravissimo e irrisolto problema nonostante la propaganda irrealistica.
PRESSIONE FISCALE: 43,5% nel 2014, 43,5% nel 2015, 44,1% nel 2016, 44% nel 2017.
TOTALE ENTRATE: 48,1% del Pil nel 2014, previsto 48% del Pil nel 2015, 48,5% nel 2016, 48,4% nel 2017.
TOTALE SPESE AL NETTO INTERESSI PASSIVI: 47,4% nel 2014, quindi 46,3%, 45,7%, 44,4%.
AVANZO PRIMARIO (SPESA MENO TASSE OVVERO SOLDI CHE I CITTADINI PAGANO A FAVORE DELLO STATO): 1,6% nel 2014, 1,7% nel 2015, 2,8% nel 2016, 3,8% nel 2017.
TASSO DI DISOCCUPAZIONE: 12,7% nel 2014, 12,3% nel 2015, 11,7% nel 2016, 11,2% nel 2017.
PIL: -0,4% nel 2014 (previsto +0,8%), +0,7% nel 2015, +1,4% nel 2016, +1,5% nel 2017.
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D,accordo sulla pressione fiscale insostenibile ma non ci raccontiamo che avremo meno servizi se la spesa viene ridotta . Forse e’ cosi perche, si taglia dove non si dovrebbe . E poi con quella massa
di entrate dovremmo avere servizi svedesi e non nigeriani come quelli che abbiamo . I dipendenti pubblici non sono troppi ma il problema e’ che il 50% per cento non fa un tubo con l’assenso dei politici e dei sindacati !! I voti e le tessere Innanzi tutto !!!