AGGIORNAMENTO DEL 1 APRILE ORE 16.00: L’INTERVISTA CHE SEGUE É UN PESCE D’APRILE. PURTROPPO. PERCHÈ SAREBBE ANCHE UN AUSPICIO PER UN CONFRONTO VERO SULLA BASE DELLE NOSTRE DOMANDE E SULLA CONDIVISIONE DEL SINDACO SULLE SUE RISPOSTE CHE CI SIAMO INVENTATI ALL’UOPO. SIAMO A DISPOSIZIONE DA DOMANI 2 APRILE. DI SEGUITO I COMMENTI CHE PUBBLICHIAMO, PER OVVI MOTIVI, SOLTANTO ADESSO.

Non ne potevo più. “Sindaco, ci possiamo incontrare?” “Certo, quando vuoi”. Pensavo di trovare un leone quando mi sono recato negli uffici del Comune che ospitano Giovanni Gaspari, invece mi è sembrato un agnello. Comunque la pace tra Riviera Oggi e il sindaco Giovanni Gaspari dovrebbe essere sancita definitivamente: il sindaco ha promesso che non escluderà più la nostra testata dalle conferenze stampa. Gli ho anche fatto capire che non è una sua scelta, ma un suo obbligo. Sembra averlo capito. Si spera.

Perché quelle parole così dure nei confronti del nostro giornalista e del nostro giornale?

“Tutti hanno un momento di debolezza e quello è stato il mio. Venivamo da uno sforzo molto grande per risistemare la città dopo la tempesta di vento di inizio marzo, e purtroppo, nonostante i grandi sforzi, qualcosa è sfuggito. Ma sfido chiunque, quando si pulisce casa, a non trovare al termine un batuffolo di polvere. Fa incavolare, ma è sempre così”.

Questa è la tua giustificazione. Ma a Riviera Oggi le scusanti non servono, vogliamo le scuse. Ufficiali.

“Sentimi, Perotti. In questi anni ho sopportato di tutto, dalle vignette ai video, ai tweet rubati, ai commenti sempre duri nei miei confronti. Ma non ho sopportato quando, in un articolo, mi hai chiamato sindaco di Montedinove”.

Tu avevi scritto che noi non amavamo San Benedetto. Mi sembra più grave la tua, come affermazione. Noi ci siamo difesi.

“Ma non è questo il punto. Io trovo astio, nei miei confronti, e non voglia di confronto, ricerca della verità”.

Ma se ancora non ci hai detto come hai gestito la campagna elettorale!

“Sentimi, Perotti. Io sono pronto a riammettervi alle conferenze stampa, anzi, lo farò dalla prossima. Sono stanco di questa situazione, di questa polemica dove mi sono infilato. Però anche voi dovete capire la mia situazione, invece menate sempre lì”.

Sindaco, ci apprezzavi prima di essere eletto…

“Fammi finire, quelle sono storie vecchie. Ricordo addirittura che non mi faceste pagare il banner di ringraziamento ai lettori, come segnale di accoglienza da sindaco di questa stupenda città, figurarsi. Poi i rapporti si deteriorano, ma non è questo il punto”.

E quale sarebbe?

“Il punto è che mi sento solo. Tutte le decisioni pesano su di me. Vedi, dopo 9 anni da sindaco, mi chiedo come sia possibile che non ci sia stato mai uno scontro forte nella giunta. Possibile che sono sempre d’accordo con me? O io sempre d’accordo con loro? Mi sto chiedendo se la vera democrazia non sia anche scontro, confronto aspro, e invece qui è sempre concordia. Inizio a dubitare di molte cose: temo che, per non entrare in contrasto tra noi, la prima cosa che viene detta nelle riunioni di giunta, viene poi approvata. Chi prima arriva prima alloggia, insomma”.

Curzi l’avete mandato via, però.

“Ma Curzi che ne sa, della politica. Poi fa il segugio di Donati, meglio averlo perso”.

Margherita Sorge sarà la prossima candidata del centrosinistra?

“Vedi Perotti io mi incavolo con queste domande. Perché fare certe supposizioni se poi il candidato viene scelto dalle primarie e quindi dagli elettori?”. Qui Gaspari mi interrompe mentre stavo per spiegarmi: “Margherita se vorrà sarà la candidata del centrosinistra, del Pd. Ma ci sono anche Canducci, forse Sestri per i socialisti. Ci piacerebbe avere dalla nostra anche Calvaresi, non ha senso che resti in mezzo, verrà schiacciato ancora. Ma Margherita rischia grosso”.

Perché?

“Perotti, non sono scemo. Lo so che in città sono molto criticato. Resistiamo per via delle minoranze deboli, che se ero io al loro posto avrei fatto il diavolo a quattro, a cinque. Ma adesso come fa a fare la campagna elettorale? Davanti a un Piunti, persino a un Calvaresi, che gli dice: ‘Io ho sempre appoggiato le scelte di Gaspari’. Io certo che sono felice che lo fa, ma fra un anno per me è tutto finito, lei invece? Insomma, ad ogni confronto, dovrà difendermi per essere coerente, perché se mi attacca sembra una traditrice. Non verrà perdonata in nessun caso. Poi io ho il voto forte di Porto d’Ascoli, dell’Agraria, sono uno di loro. Margherita è più sambenedettese”.

Sindaco di cosa si è pentito?

“Di una cosa in particolare, ma mi fa male ricordarla. Preferisco tenerla per me”.

Per la Samb avete sempre fatto poco.

“Per la Samb ho dato tutto me stesso. Stavo per metterla nelle mani di Lotito. Che colpa ho se Pignotti e Bartolomei hanno combinato un casino? Ti dissi persino al telefono che era fatta con la fidejussione, e invece…”.

Il turismo va all’indietro, stiamo perdendo tutto: Notte Bianca, Summer Games, grandi mostre, eventi…

“Ci abbiamo provato con la Sorge, ma ha scelto il Mef… fammi stare zitto”.

Sindaco, cosa farà dopo che nel 2016 terminerà il suo mandato?

“Chissà, potrei anche diventare giornalista. So tante di quelle cose. Voi siete troppo buoni per come vanno le cose, dammi retta”.

NOTA OBBLIGATA DEL DIRETTORE

Ho accettato con piacere questo incontro faccia a faccia con Gaspari. Temevo di trovare una persona arrogante, e anche se certi spigoli del carattere, ad una certa età (parlo anche per me e di più), sono quelli che sono, ho notato la sincera voglia di aprirsi e iniziare una diversa collaborazione anche con la nostra testata. Io mi auguro che sia solo l’inizio di un diverso atteggiamento, perché è bene che chi sbaglia possa pentirsi e nel momento del pentimento ci deve essere sempre il perdono. Ma che sia un sincero pentimento, non un atteggiamento che mira ad avere qualche vantaggio per le elezioni, regionali o nazionali che siano.