SAN BENEDETTO vs SENIGALLIA. Riflettevo sull’ultima diatriba tra l’assessore al turismo Margherita Sorge e il presidente del consiglio comunale, Marco Calvaresi. Due persone che ricoprono cariche molto importanti hanno duettato sul fatto oramai assodato che Senigallia ha ‘rubato’ a San Benedetto la supremazia regionale per presenze turistiche. Anche il secondo posto è, secondo me, in pericolo.

Sui particolari del contendere è stato scritto molto (troppo) e anche molti lettori sono intervenuti. Quasi tutti a favore di Calvaresi che non ha ritenuto reali le considerazioni della dottoressa Sorge “Senigallia ci ha superato perché ha più camping“. Tra loro mi ci metto anch’io.

Per un motivo molto semplice, anzi per due. Il primo perché, per valutare la nostra discesa non servono né i numeri né sofisticati grafici, è sufficiente essere stati in città da giugno ad agosto. Il secondo motivo è ancora più importante: come si fa a dire che Senigallia è stata premiata con più presenze perché ha un maggior numero di camping?

Fermo restando che noi abbiamo deciso di rinunciare ai camping (oltretutto senza usufruire in modo adeguato dello spazio sul lungomare in cui era situato), il ragionamento della Sorge avrebbe senso se, per l’intera estate 2014, tutte le strutture turistiche sambenedettesi (hotel, B&B, appartamenti privati ecc.) fossero state piene in tutti gli ordini di posti.

Come dire che “se la nostra ricettività fosse stata maggiore, avremmo avuto molti più turisti , i quali non avendo trovato posto si sono recati in altre località…” Non è successo nulla di tutto ciò e tutti lo sappiamo.

Mi fermo qui con un suggerimento alle due “cariche istituzionali”: invece di guardare il passato e cioè il fallimento dell’ultimo ventennio, tirassero fuori qualche idea concreta per il futuro. Continuano invece ad apparire sugli organi di informazione per beghe che non interessano più nessuno oltre a non servire a nulla. Oltretutto pare che entrambi mirano alla carica politica sambenedettese che più alta non si può. Boh!