SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Manca la firma, ma c’è l’accordo e anche il viaggio da Santarcangelo di Romagna a San Benedetto è già in agenda. La Samb prepara l’ultimo colpo di mercato con l’arrivo di un portiere, un ulteriore under: si tratta di Riccardo Marani, classe 1995, di proprietà del Carpi e già reduce dalle esperienze di Macerata, due anni fa (26 presenze), e Taranto, la stagione scorsa (23 presenze, sempre in Serie D). Quest’anno, appunto, era con la Santarcangiolese, in Prima Divisione (nessuna presenza).

“Marani sarà a San Benedetto giovedì prossimo, l’accordo c’è – precisa il direttore sportivo Alvaro Arcipreti. Dunque Marani dovrebbe giocarsi il porto da titolare dopo che Fulop (tornato titolare domenica scorsa) è stato parcheggiato in panchina per alcune domeniche dopo l’errore di Macerata, che ha pagato a livello psicologico. Non si prevedono, a detta del direttore sportivo Arcipreti, ulteriori novità.

“Sì, a fine dicembre avevo detto di guardare la classifica alla fine di gennaio – ricorda Arcipreti – Veniamo da una striscia di 4 vittorie e un pareggio, di per sé è eccellente, ma occorre ricordare che è eccellente anche la corsa della Maceratese che sta disputando fin qui un ottimo campionato, ma noi dobbiamo pensare a noi stessi e intanto abbiamo riagguantato la seconda posizione”. Ex aecquo con il Fano, prossimo avversario dopo la sosta.

“Nel calcio quando si vince sembra tutto facile – continua il direttore sportivo in merito al calendario rossoblu che potrebbe aver agevolato i risultati positivi – Abbiamo ancora sei punti di distacco ma dobbiamo riconoscere anche che il campionato è molto lungo, mancano 14 giornate alla fine e abbiamo la Maceratese qui a San Benedetto alla terz’ultima. Da ora in poi non mi aspetto gare facili o difficili, i nostri impegni con Fano e poi Civitanovese non sono diversi da quelli della Maceratese contro Termoli e Jesina, squadre che daranno tutto per evitare di precipitare nelle zone basse della classifica. Quello che dobbiamo fare da qui in avanti è modificare il nostro rendimento in trasferta”.

“Certo, a rigor di logica è inspiegabile capire le differenze che riscontriamo tra le partite in casa e quelle esterne – conclude Arcipreti – anche perché abbiamo calciatori che sono abituati anche a categorie superiori e non dovrebbero risentire del fattore campo. Probabilmente diverso è l’atteggiamento dei nostri avversari e non riusciamo ad avere quegli spazi per giostrare con la manovra come a San Benedetto. Dobbiamo migliorare”.