GIULIANOVA – Se prima c’era il sentore di una doppia Samb (fortissima in casa, debole in trasferta), ora è arrivata la certezza. Il doppio rapporto casa/trasferta è evidente, acuito dallo spessore degli ultimi due avversari (non irresistibili). La squadra di Paolucci ha rimontato e (prima) poteva farne altri due, ma poteva prenderne altrettanti nei primi 45; stavolta l’ha sfangata, ma – se la Samb del primo tempo aveva fatto malissimo – quella della ripresa non ha pienamente convinto.
Nei primi 39 minuti il Gulianova ha messo completamente in bambola i rossoblu, poco reattivi nel leggere la posizione dei quattro di attacco. In fase di possesso i due esterni si vanno a posizionare tra terzino e mezzala, con Nassi (prima punta) che si posiziona tra centrale e terzino: in questo modo, i difensori sono costretti a rallentare l’uscita sugli avversari, concedendo tantissimi spazi ai centrocampisti, Falsaperla in primis (lasciato quasi sempre in condizione di 1 contro 1 con Paulis).
Dopo due occasioni per Gaetani, è proprio Falsaperla a cambiare la gara: sull’ennesimo duello con Paulis, il trequartista si libera e va in porta, costringendo Pepe al fallo dal limite. Proprio da questa punizione arriva il gol di Censori, con un bel colpo che fulmina Cafagna (che copre male il proprio palo).
L’uno a zero imbambola ancora maggiormente i rossoblu, incapaci di reagire e più vicini al doppio svantaggio (ci provano Falsaperla e Mariani) che all’uno a uno; in avanti Napolano e Alessandro sono completamente avulsi dal gioco, e – a parte Carteri e Tozzi Borsoi – i rossoblu fanno poco o nulla.
Al 39′ Paolucci decide finalmente di cambiare modulo, alzando Baldinini a destra – con Alessandro dirottato a sinistra e Napolano trequartista. Il 4-2-3-1 aiuta a mantenere meglio le distanze in difesa, ma per vedere qualcosa in avanti bisognerà aspettare il secondo tempo, quando l’avanzamento di Napolano al fianco di Tozzi Borsoi – e l’atteggiamento più difensivo del Giulianova – porterà più spazi agli ospiti.
Nel secondo tempo – dopo alcuni minuti di studio – la partita diventa un’altra, con i rossoblu riversati in attacco: dopo l’ora di gioco Alessandro ha due occasioni clamorose per pareggiare, ma trova Falso prima e il fondo del campo poi. Sono le avvisaglie della rimonta: nei minuti successivi Tozzi Borsoi e compagni diventano sempre più pericolosi, e gli avversari sempre più in apnea; la squadra di casa cerca di spezzare i ritmi, con perdite di tempo e falli tattici, ma – proprio su una punizione – arriva la palla del pareggio.
Fallo dell’ex Cichella, Napolano (dal lato corto dell’area di rigore) mette dentro una gran palla per Pepe, che incorna in rete. Siamo a 12′ dalla fine, e il gol del difensore rossoblu sembra più lo scongiuramento di una sconfitta che l’inizio della rimonta. Sarà così.
Se l’uno a uno non ha acuito i problemi di classifica (davanti hanno pareggiato tutti), il pareggio ha significato molto (in negativo) a livello di gioco. Al momento, sembra che basti agonismo e organizzazione per mettere in difficoltà i rossoblu, almeno fuori casa.
Lascia un commento
Queste sono quelle classiche partite, e purtroppo ne abbiamo fatte tante, che ti fanno mangiare il fegato ma non tanto per il risultato, nel calcio ci sta magari giocare bene, fare 20 azioni da gol e poi merdere, ma perchè quando vogliamo o quando ce ne va dimostriamo che sappiamo NON perdere, che sappiamo giocare la palla ma ci dimentichiamo che le partite durano soltanto 90 minuti quando a volte forse pensiamo che come nel basket abbiamo 4 tempi. Se fossimo alle elelmentari e ci fosse un maestro a giudicarci la nostra pagella sarebbe la classica valutazione: Lo studente è… Leggi il resto »