SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Riego Gambini lascia il Movimento Cinque Stelle: “Ritengo concluso il mio percorso politico. Ci sarà un allontanamento inevitabile, non cattivo. Alcune cose andranno comunque chiarite”.
Una rottura che fa rumore, legata alla corsa per le prossime elezioni regionali, dalle quali lo stesso Gambini è stato fatto fuori. Il motivo? Una clausola che non consente ad esponenti che hanno mollato l’incarico di tentare una ulteriore esperienza, in ogni caso limitata ai due mandati.
L’ex consigliere comunale sambenedettese, subentrato a Maria Rosa Ferritto, si era dimesso un anno fa, facendo spazio a Giovanni Marucci. “Mi spinsero seri motivi personali – spiega Gambini – sono d’accordo sulla regola, non sull’applicazione. Se la norma colpisce indiscriminatamente non è corretto. Per colpa del peccatore paga il giusto”.
Per le Regionali, il Piceno ha finora promosso quattro sambenedettesi. In cima alla lista c’è Laura Ciabattoni con 80 voti, seguita da Peppe Giorgini con 65 (escluso per un soffio dal Senato nel 2013), Serafino Angelini (59 voti) e Alessandra Mora (58).
La prossima seduta eleggerà il candidato presidente, da individuare nell’elenco dei nomi che hanno preso parte alla gara. Il Piceno punta ad eleggere in Consiglio almeno un grillino, a patto che il movimento superi almeno la soglia del 10%.
Gambini, che nel frattempo aveva subito anche la beffa alle Europee (pare per l’identico presupposto), ritiene concluso il suo ruolo in prima linea: “Per i Cinque Stelle non sono più una risorsa spendibile. Ho dato quello che potevo, è stata una bellissima esperienza. Ma non sono un animale politico al contrario di altri. Tornerò alle mie passioni, magari a cantare. La mia visibilità dovrà necessariamente diminuire: non posso essere più il riferimento delle persone se poi non possono vedermi concretamente in azione”.
GLI ALTRI VOTI DEL PICENO Benigni Guido Ascoli Piceno 48, Iachini Giorgio Ascoli Piceno 37, Ballatori Feliziano Ascoli Piceno 35, Ingiulla Vincenzo Ascoli Piceno 33, Sestili Massimo Ascoli Piceno 33, Fede Giorgio Ascoli Piceno 29, Virgulti Stefano Ascoli Piceno 27, Reda Natale Ascoli Piceno 21, Bovara Massimo Ascoli Piceno 19, Ferri Paolo Ascoli Piceno 19, Casarano Luigi Ascoli Piceno 17, Salluce Marco Ascoli Piceno 16, Rongione Umberto Ascoli Piceno 15, Tabani Giorgio Ascoli Piceno 14, Sestili Claudio Ascoli Piceno 14, De angelis Pasquale Ascoli Piceno 13, Barbagallo Stefano Vincenzo Ascoli Piceno 10, Tomassini Antonio Ascoli Piceno 8, Gaetani Maurizio Ascoli Piceno 7, Salvi Mauro Ascoli Piceno 7, Testa Paolo Ascoli Piceno 6, Riganati Alfio Riccardo Ascoli Piceno 6, Macciolli Alessandro Ascoli Piceno 3, Scartozzi Stefano Ascoli Piceno 2, Di Marco Pierino Ascoli Piceno 1, Fonzi Pierluigi Ascoli Piceno 1.
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Scusami Massimo, ma devo fare un piccolo “disappunto ” al titolo, che potrebbe risultare fuorviante. Purtroppo Riego è stato escluso dalle votazioni per una regola – che noi riteniamo giusta per certi versi, e sbagliata per altri – la quale prevede la non candidabilità, qualora l’attivista si sia dimesso da un incarico pubblico, in altre turnazioni elettorali. Quindi non è stato fatto fuori da nessuno, ma da un regolamento non perfetto. Detto questo dico che il nostro gruppo perde un attivista eccezionale, e un uomo di altri tempi, sono personalmente affranto di questa ” perdita “. Regolamento : ” La… Leggi il resto »
Giorgini scusami ma il titolo riporta una dichiarazione virgolettata. Solo Riego Gambini può dire che le parole riportate non corrispondono al suo pensiero.
GAMBINI è stato fatto fuori da una regola dei CINQUE STELLE. Quindi il titolo è corretto.
Giusta o sbagliata che sia la norma (scritta dal M5S), quello è il risultato: gli è stato impedito di correre alle preselezioni online e, ancora prima, alle Europee 2014.
Appunto da una regola, non dai cinque stelle. Dal titolo sembra invece che il gruppo locale dei 5 stelle abbia espulso Gambini che invece si è dimesso di sua spontanea volontà.
Attualmente non ho alcun incarico nel Movimento per cui non mi sono dimesso, ma se con le sue parole intendeva dire che non sono stato cacciato, ciò corrisponde assolutamente al vero. La mia RITIRATA corrisponde ad un mia volontà.
La regola chi l’ha scritta? Topolino?
Riego Gambini è fuori dalla corsa per le elezioni per una regola dei Cinque Stelle…
Perdere una persona di valore come Riego è da suicidi, queste regole strampalate sono un motivo di debolezza, dovreste battervi (Giorgini e company) per cambiarle o per ottenere deroghe nei casi per cui servono, invece di subirle passivamente. Fate scendere Grillo dalla pianta…
Riego è stata una grossa perdita per tutti noi. Ci sono state delle regole e sono state rispettate. Riego per me è stato più di un fratello negli ultimi due anni,un compagno di viaggio e ho imparato molto da lui,l’ amicizia,la fratellanza,il senso di comune unione nel perseguire obbiettivi volti al benessere del cittadino Stamattina il banchetto domenicale senza di lui è stato per me come nuotare senza acqua. Massimo,tu sei passato come ogni domenica e noi saremo sempre li con un pezzo in meno. Purtroppo il movimento è una creatura,a mio avviso,giovane e vanno cambiate alcune cose. Noi andremo… Leggi il resto »
“…Per chi pensa ancora che vale la pena lottare e non stare a guardare…”
Cara Alessandra, con i miei limiti proverò comunque a stare accanto a chi si adopera per la difesa degli ultimi, di coloro che spesso non hanno voce, di coloro lasciati soli a combattere battaglie impossibili offesi e feriti nell’animo come pure nel corpo.
Continuare a fare del proprio meglio per far si che “nessuno rimanga indietro”, anche perché, in fondo, un giorno potrei essere anch’io quel NESSUNO.
Grazie per le tue parole.
Senza nulla togliere a Gambini, per un esterno come il sottoscritto che non conosce le motivazioni eccezionali che lo hanno fatto dimettere da consigliere, la regola mi sembra corretta. Credo che il principo della regola sia quello di evitare le furbate per fare carriera politica. Chi non è stato in grado o non ha potuto, per i più svariati e comprensibili motivi, concludere una legislatura, non dovrebbe ricandidarsi subito e soprattutto in un ente di livello superiore. Se non ci fosse questa regola qualche “furbo” potrebbe utilizzare la visibilità ottenuta da consigliere comunale, dimettersi quando sono in arrivo elezioni di… Leggi il resto »
Condivido questa sua analisi. Manca però un aspetto che non viene considerato perché non conosciuto: ritiene possibile che un consigliere di minoranza, che svolge responsabilmente e con estremo “zelo” il suo compito, possa anche essere soggetto a una serie di complicanze che aggravano la non meglio precisata condizione familiare di cui, per spero comprensibili motivi, non può rendere partecipe tutta la cittadinanza ma certamente i suoi “compagni di ventura”? Presupponendo veritiere queste mie parole, non riterrebbe quindi che quel consigliere, non avendo altra scelta, non per codardia ma per senso di responsabilità, debba poter perlomeno essere difeso e non accusato… Leggi il resto »
Sig. Gambini personalmente l’ho stimata per l’impegno profuso nella sua attività politica e nel commento credo di aver dato per acquisita la sua buona fede. Ho aggiunto che probabilmente la regola della non ricandidabilità dopo le dimissioni probabilmente è stata pensata per tenere alla larga i “carrieristi”. Non essendo questo il suo caso, e condividendo la rigidità della norma in casi particolari, ritengo che occorrerebbe trovare un modo coerente per giustificare le eccezioni come la sua. Personalmente la vedrei benissimo nuovamente nel nostro consiglio comunale vista l’esperienza che si sarà fatto e l’utilità che potrà portare alla nostra città.
“…esiste un regolamento – sicuramente sbagliato, che però tutti siamo tenuti a rispettare…” Peppe è proprio per questo motivo che, con amarezza ma con estrema determinazione, scelgo la RITIRATA (perché seppure vien detto che “quando il gioco di fa duro sono i duri che cominciano a giocare”, qualcuno ritiene anche sia assennato che “il guerriero saggio sa quando è il tempo di ritirarsi da una battaglia”); in cuor mio non posso e non voglio rispettare un regolamento che, nella sua indiscriminata applicazione, reputo fortemente lesivo della regola “UNO VALE UNO” . Ma se per un qualsivoglia motivo, ho perduto il… Leggi il resto »
Non penso sia difficile scovare il furbo, come discernere i differenti casi. Non è detto che l’impossibilità di concludere un mandato significhi impossibilità di fare politica. Un incidente? Magari temporaneo, ma la cui degenza sia sufficientemente lunga da non poter portare a termine il mandato? La malattia grave di un familiare? Le cose poi possono risolversi ma sappiamo che un impegno politico a quel livello non permette una lunga latitanza (d’altronde non la condanniamo?). Preferiamo un consigliere o parlamentare che non si dimette, ma che sostanzialmente è un fantasma o una controfigura? Non è segno di correttezza far posto ad… Leggi il resto »
Capisco molto bene quello che dici, Riego, e posso intuire quello che non dici; quella regola non sta in piedi e i compagni di viaggio dovevano battersi in maniera molto più efficace e immediata per derogare dove necessario alle regole imposte dall’altro da Grillo, ma non sensate nello specifico caso che loro conoscono bene.
In generale, ho sempre pensato che una sorta di 5 stelle senza Grillo, almeno a livello locale, sarebbe molto più efficace, magari poi federando le diverse istanze locali per le politiche nazionali… insieme a Grillo se scende dalla pianta, o anche senza.