SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Ogni volta che c’è di mezzo una delibera sullo stadio ecco spuntare per magia anche l’emendamento a carico. L’atto che verrà presentato giovedì sera in Consiglio non conterrà infatti alcun riferimento alla futura convenzione tra Comune e Sambenedettese, rinviata alla primavera.

In compenso, entro marzo la Decasol dovrà mantenere gli impegni assunti, pari a 453 mila euro. La transazione avverrà con 6 delle 13 aziende ancora da pagare. Inoltre, la ditta dovrà eseguire i lavori di messa a norma del Riviera delle Palme per 100 mila euro, così da restituire all’impianto l’agibilità totale.

Della questione si è discusso a lungo nella riunione di maggioranza di mercoledì, con le più forti perplessità esposte come al solito da Zocchi e Pasqualini. L’emendamento dovrebbe tuttavia calmare le acque e rinviare la patata bollente al 2015.

Nei 100 mila euro di Decasol non sono previste le spese per l’illuminazione del terreno di gioco. Secondo indiscrezioni, sarà la proprietà rossoblu ad investire in tal senso, a cui si aggiungerà il rifacimento del manto erboso. Dal canto suo, il Comune rimborserà Moneti e Bucci un po’ alla volta.

Tutto risolto? Nient’affatto. Il 17 dicembre la “Lacil” di Cupra Marittima ha inviato a Rdp, Comune e Decasol una lettera di diffida con l’invito a pagare entro una settimana il debito di 105 mila euro. L’impresa si era occupata dei lavori di posa in opera della recinzione esterna del Riviera.

Su 117 mila euro, la Rdp ne ha corrisposti appena 12 mila. Nella missiva si cita pertanto l’articolo 4 del contratto aggiuntivo della convenzione: “In caso di decadenza, risoluzione o fallimento del concessionario Us Sambenedettese 2009, il soggetto finanziatore dell’impianto fotovoltaico subentrerà, previa presentazione delle quietanze inerenti i lavori relativi alle opere di miglioria e di messa a norma dello stadio comunale, dell’impianto fotovoltaico e delle strutture di sostegno e più precisamente tutte le opere elencate nel progetto approvato dall’amministrazione comunale, nei rapporti contrattuali inerenti la gestione dell’impianto fotovoltaico”. Ciò significa che in caso di inadempimento, la Lacil “intraprenderà ogni azione più opportuna alla tutela dei propri diritti, ivi compresa l’impugnazione dell’eventuale concessione alla Decasol per il godimento della copertura degli spalti dell’impianto fotovoltaico, stipulata in violazione alle condizioni prescritte”.

Per filo e per segno i timori paventati lunedì scorso dall’opposizione.