Per carità, vorremmo tutti vivere nel mondo del Mulino Bianco. Vorremmo che l’economia sommersa italiana non fosse, in termini assoluti, la seconda dell’Eurozona con 333 miliardi di euro “sommersi”, subito dopo la Germania con 351 (fonte: Sole24Ore). Vorremmo un mondo corretto e giusto, dove per lavorare, nelle metropoli morali e immorali italiane ancor più che in periferia, non fosse necessario oliare i soliti meccanismi politici e burocratici.

Insomma: siamo tutti d’accordo: la corruzione e l’illegalità sono aspetti della vita che, se potessimo, cancelleremmo per sempre.

Purtroppo non siamo in un cartone animato, anche se la comunicazione giornalistica e l’autorazzismo italiano alimentano questa “realtà virtuale” inscalfibile da qualsiasi considerazione razionale (aspettiamo il primo servizio di Report sui 15 mila lobbisti che vivono a Bruxelles).

Usiamo, allora, un titolo irrazionale, e ovviamente sarcastico: Corruzione e illegalità, la Finlandia distrutta dal malaffare. Titolo che si rifà ad un articolo odierno de Il Fatto Quotidiano sulle vicende di cronaca di “Mafia Capitale”: Romano Prodi, Pier Carlo Padoan e il presidente di Bankitalia Ignazio Visco ad un convegno per ricordare la nascita, cento anni fa, di Federico Caffè, grande economista italiano.

Ignazio Visco afferma: “Illegalità e corruzione sono ostacolo alla prosperità“.

Tutto vero. Logico. Sottoscrivibile. Ma non completo. Grandemente incompleto.

Appunto perché si è a ricordare Federico Caffè che sia Visco che il cronista, probabilmente, avrebbero dovuto ricordare che altre sono le cause legate a parole come “prosperità”. Qui un piccolo esempio.

Ma l’esempio forse più chiaro è quello esposto nella foto dell’articolo. Basta andare su Google e i dati della Banca Mondiale vengono mostrati chiaramente.

Se a cavallo del 2000 i Pil di Norvegia e Svezia hanno preso un andamento così differente rispetto alla Finlandia, fino a quel momento sostanzialmente collegato alle sorelle scandinave, i motivi quali possono essere tra i tre seguenti:

a) dal 2000 in Finlandia hanno tutti preso a rubare ed evadere le tasse. Famosa oramai la Mafia di Helsinki;

b) dal 2000 i politici in Finlandia hanno pensato soltanto a riforma elettorale, costituzionale, nuovi nomi dei partiti;

b) dal 2000 la Finlandia ha perso autonomia monetaria e fiscale e quindi è costretta a soffocare d’austerità cittadini e imprese.