SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Non dire più che lo rifaresti. In questo modo passa un messaggio negativo”. La sezione nord del Pd ammonisce Giovanni Gaspari all’indomani della condanna d’Appello della Corte dei Conti, invitando il sindaco ad un diverso commento della recente sentenza sull’incarico affidato a Luigina Zazio. “La Corte dei Conti ha sancito l’esistenza di un errore – ha detto Tonino Capriotti – continuare ad affermare che si è agito bene non è un atteggiamento positivo”.
Mercoledì sera in Via Manara si contavano una quarantina di persone. Eppure, a fare notizia sono state le assenze del segretario provinciale Antimo Di Francesco e della coordinatrice sambenedettese Sabrina Gregori.
Ottenuta la solidarietà umana da parte dei tesserati, Gaspari li ha informati che metterà a disposizione una lunga relazione relativa alla vicenda del Prg, con annesse valutazioni politiche. Gianluca Pompei, sconfitto al congresso comunale di un anno fa, ha sottolineato che le responsabilità dell’amministrazione non stanno tanto nel lavoro affidato alla Zazio, quanto nella successiva retromarcia del sindaco – autonoma e non dibattuta col partito – pronto a definire il piano regolatore generale “iniquo ed inutile”.
“NUOVO CRONOPROGRAMMA” Notoriamente covo dei renziani della prima ora, il Circolo capitanato da Andrea Manfroni ha pertanto imposto a Gaspari di stilare un nuovo cronoprogramma con progetti e scadenze certe. Una mossa legata alla necessità di offrire un chiaro segnale di scossa alla città, che esige un lungomare riqualificato, nuovi asfalti, il miglioramento del servizio di raccolta differenziata e la risoluzione dell’emergenza della movida molesta in centro.
NIENTE MARCHE 2020 Nel corso della riunione non è mancato un riferimento alle prossime Regionali. Dopo aver ringraziato il segretario Francesco Comi per il sostegno ottenuto nei giorni scorsi, il numero uno di Viale De Gasperi avrebbe definitivamente accantonato l’ipotesi di una corsa a Palazzo Raffaello al fianco di Spacca e lontano dal Pd.
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Finalmente un po’ di buon senso da parte di componenti del Pd ma, a parte le assenze di Di Francesco e Gregori che magari hanno giustificato la loro assenza, credo che parole simili le avrebbero dovuto dire subito dopo l’accaduto, componenti della maggioranza e, ancor di più, gli assessori nei cui confronti Pilato può essere ritenuto un uomo super coraggioso. Ma, niente non è.
Direttore, dall’analisi attenta dell’articolo si può dedurre che il buon senso è nella BASE del PD ma l’establishment (o “apparato”) non ha altrettanto buon senso. Le assenze del segretario provinciale Antimo Di Francesco e della coordinatrice sambenedettese Sabrina Gregori sono l’emblema di come il potere se sbatta della Base, e lo dimostrano, come anche detto da lei, i comportamenti dei consiglieri di maggioranza che vigliaccamente se ne fregano della città pur di mantenere lo scranno e quei benefit che ne derivano. Ad esempio trovo le posizioni di Pompei molto equivoche: è d’accordo con la volontà di ridare l’incarico alla Zazio… Leggi il resto »
approfitto per chiarire ciò che appare legittimamente equivoco: Quando fu assegnato il lavoro alla Zazio (così almeno hanno ricordato il Sindaco e altri nella riunione di cui parla l’articolo) questo fu fatto per la necessità di “correggere” alcune mancanze tecniche e altre politiche del lavoro di Bellagamba. Quindi, in ogni caso, con lo scopo ultimo di portare a casa uno strumento (il PRG) che tutti erano concordi fosse indispensabile per la città. Nel frattempo, pare di capire, la Zazio sia però sempre di più diventata una consulente di supporto complessivo all’ufficio e sempre meno una professionista esclusivamente dedicata all’obbiettivo PRG.… Leggi il resto »
Il messaggio negativo si chiama presunzione… ma se il Sig. Sindaco dichiara pubblicamente che rifarebbe altre 100 volte ciò che ha fatto, dovrebbero aumentargli il premio dell’assicurazione, che tanto lo fa sentire al sicuro, di “100 volte”: chissà forse in questo modo riuscirebbero a togliergli definitivamente la voglia di fare il … BORIOSO!
E’ strano come Di Francesco si sia defilato dalla scena politica sambenedettese. Perchè nessuno fa mai il suo nome per il dopo Gaspari? Si parla di Urbinati (il circolo Nord è roba sua e ora inizia a prendere le distanze per non finire nel baratro insieme a suo capo) Sorge, addirittura Canducci che sarebbe un esterno, ma mai di Di Francesco. Mi era sembrato che da Vice Sindaco nello scorso mandato si fosse comportato bene e forse ha avuto l’intelligenza di allontanarsi da Gaspari quando ha capito il suo delirio di disastrosa onnipotenza.
Secondo me il suo nome sarà fatto quando saranno bruciati tutti gli altri….
Sarà sicuramente come prevedi ma io penso che Di Francesco, come la Sorge,Urbinati,Canducci e altri che non hanno il coraggio di prendere posizione contro il sindaco dopo tutte le magagne combinate e la sua condanna dalla Corte dei Conti (anzi lo difendono!), siano pure peggio di Gaspari! Questa è la vecchia e consolidata politica degli interessi elettorali personali! Non basta mettersi una maschera per sembrare il nuovo!
E’ vero, ma credi che interessi all’elettorato?