SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Una gara ad altissima tensione sta per animare il Riviera delle Palme. Dopo cinque anni Samb e Fermana tornano a contendersi i 3 punti e lo faranno in un ambiente tutt’altro che freddo. In occasione del sentitissimo match non potevamo che intervistare l’ex dg rossoblu della stagione 2013/2014 Massimiliano Fanesi attualmente impegnato nel ruolo di direttore sportivo della compagine canarina allenata da mister Guido Di Fabio.

Questo è ovviamente un derby molto sentito. Che atmosfera si respira a Fermo?

“L’attesa cresce sempre di più. E’ da diverso tempo che i tifosi non vengono a San Benedetto e domenica giungeranno in molti. Dopo l’ultima partita disputata contro il Giulianova ci hanno chiamato sotto la curva chiedendoci espressamente di strappare i 3 punti alla Samb. Loro lo sperano tanto. Io non faccio mai promesse ma mi sento di garantire che metteremo sicuramente il massimo impegno”

Una squadra che lotta per la vittoria del campionato contro una che si batte per la salvezza. Entrambe però con una gran voglia di riscatto a seguito dell’ultimo risultato ottenuto. Che tipo di gara ti aspetti?

“Impegnativa senza ombra di dubbio e sotto tanti punti di vista. Affronteremo un gruppo che in casa ha sempre vinto e quindi non sarà per niente facile. Sarà un incontro dove la Samb detterà legge ma dal canto suo troverà un avversario che scenderà in campo con tanto cuore e che farà il possibile. Noi dobbiamo essere quasi perfetti sperando anche in un pizzico di fortuna”

Samb terza in classifica preceduta da Maceratese e Matelica. Te lo aspettavi?

“Non mi aspettavo assolutamente i cinque punti di distacco dalla Maceratese ma il cammino è lungo e il campionato è ancora aperto. Mi sarei immaginato una posizione diversa per i rossoblu ma ripeto che, considerando la lunghezza di questo percorso, tutto può succedere”

Sapresti darti una spiegazione?

“Penso solo alla Fermana e il mio compito è quello di non guardare gli errori degli altri. In questo momento abbiamo tante situazioni da riparare ed io mi concentro solo su quelle”

Che differenze ci sono a tuo avviso tra la rosa rossoblu della stagione passata rispetto a quella attuale?

“Il paragone non si può fare perché stiamo parlando di categorie differenti. Lo scorso anno la Samb ha giocato con due under in meno. Ora che siamo in Serie D ne ha due in più. Sono campionati completamente differenti e non è possibile compiere delle distinzioni. Sicuramente in Eccellenza era la squadra più forte mentre adesso ha a che fare con avversari che potrebbero darle del filo da torcere”

In qualità di direttore sportivo quale giocatore o quali giocatori della Samb avresti portato a Fermo?

“Napolano e Carteri. Sono giocatori che vorrebbero tutti ma il nostro budget è nettamente inferiore rispetto a quello della Samb”

Cosa pensi del loro ritorno? Ti ha stupito?

“Il fatto che siano tornati ad indossare la maglia rossoblu non mi ha particolarmente stupito perché sono due persone che a San Benedetto hanno lasciato il segno. Sono due ottimi elementi che hanno reso palese la loro intenzione e che, sono sicuro, possono fare la differenza”

L’assenza di Tozzi Borsoi vi solleva?

“Non averlo contro è importante perché le sue qualità sono note a tutti. Allo stesso tempo però c’è da dire che la Samb  ha una rosa ampia e di caratura e chi lo sostituirà sarà certamente all’altezza”

Come interpreti il fatto che abbia rinunciato alla fascia di capitano a causa delle numerose squalifiche?

“Penso che un giocatore possa essere capitano anche senza fascia e questo è un complimento che faccio a lui”

In vista del match chi è più agitato tra te e Guido Di Fabio?

“E’ un incontro che coinvolge  tutto l’ambiente e in particolar modo noi. Entrambi siamo in tensione ma dei due credo proprio di essere io a risentirne maggiormente. Tornare al Riviera Delle Palme è sempre e comunque un’emozione fortissima”

Quale sarà il tuo stato d’animo in caso di vittoria?

“Con tutto il rispetto per la Samb sarò contentissimo. In questo momento lavoro per la Fermana. Professionalmente sono legato alla città, alla società e il mio compito è quello di fare bene. Tengo molto al mio percorso da direttore sportivo e nel farlo impiego tanta voglia e passione. Questa mia prima esperienza è nata in un contesto più difficile rispetto agli altri perché a seguito della riforma dei campionati la Serie D ha acquisito un maggior prestigio. E’ chiaro quindi che in caso di vittoria la soddisfazione sarà prima di tutto personale”

Quindi è facile intuire come ti sentirai in caso di sconfitta, giusto?

“Sarò naturalmente amareggiato”

Ti piacerebbe, un giorno, ricoprire il ruolo di direttore sportivo della Samb?

“La piazza rossoblu è ambita da tutti ed è logico che faccia gola. Tuttavia a Fermo ho un progetto ambizioso e lo voglio portare avanti. Se mi chiedessero di tornare a San Benedetto la mia risposta sarebbe si ma sempre nel rispetto del posto in cui sono”