ELEZIONI. Non passa giorno senza  che alcuni nostri lettori mi (ci) sollecitano una formazione di cittadini in grado di ottenere un mandato di governo degno della città che siamo. Come il video Rai del 1958 dimostra ampiamente. Molti altri vogliono sapere come la penso e li accontento: sono convinto che liste sul tipo delle precedenti (leggi Gabrielli, Calvaresi ecc.) non porteranno ad alcun cambiamento. La Legge di chi comanda oggi prevarrà di nuovo, avvalendosi ancora di più dei molti che non andranno a votare.

Ci sarebbe il M5S che però, secondo me, non si sta muovendo nel mondo giusto nel territorio. Non perché stia facendo qualcosa di male ma perché non si identifica con nomi della città che potrebbero veramente fare la differenza; si sono un po’ chiusi in se stessi, Non sono insomma, sempre secondo me, così maturi da diventare in tempi brevi quello che il Movimento di Grillo è diventato in campo nazionale. Non rappresentano un’alternativa a Gaspari & C. perché il tessuto sociale sambenedettese ancora li guarda di traverso.Forse ingiustamente ma è così. Non sto a spiegare i motivi.

Né tantomeno è oggi possibile pensare che un’altra coalizione (quella che chiamano ancora centrodestra!) possa porsi come  valida alternativa al governo della città. Innanzitutto perché il cosiddetto centrodestra non è più né carne né pesce. Ancora non si capisce a quale coalizione appartengono quelli che prima erano finiani o berlusconiani. Tanto meno conterà il Ncd di Alfano perché non serve un profeta per leggere il futuro dell’attuale Ministro degli Interni. Resisterà con numeri piccoli fino ad avvicinarsi alla scomparsa in campo nazionale, nei territori farà la fine dell’Idv. Non esiste cioè  un soggetto (il berlusconismo è in coma) in grado di fare numeri in termini di voti. Tantomeno scendendo sul piano del clientelismo per il quale  ci sono ‘assi di coppe’ imbattibili su quel campo.

Sento parlare di persone che stanno lavorando per Paolo Perazzoli e signora, di altri che stanno racimolando consensi per Pasqualino Piunti.  Purtroppo però con gli stessi metodi (più liste, più voti) di chi ha finora ingannato la gente convincendola a fare la comparsa accettando candidature che li ha portati a fare figure barbine. Anche perché, dopo essere stati coinvolti in campagna elettorali, gli eletti non mantengono mai fede ai propositi prima condivisi con gente umile e semplice che aveva creduto in loro.

Io vedo una sola soluzione in grado di ottenere, in questo momento storico, risultati concreti: l’unione di tutte le forze che ora ritengono fallimentari gli ultimi anni della gestione Gaspari. Per esempio Loredana Emili, Pasqualino Piunti, Luca Vignoli, Sergio Pezzuoli, Bruno Gabrielli, Andrea Assenti  e altri  dovrebbero aderire ad una nuova formazione (quelli di 5 Stelle non posso metterceli perché sono destinati a vincere da soli ma non adesso) che inizi ad incontrarsi per far capire cosa vorrebbero fare tutti insieme per evitare un proseguimento dei seguaci di Gaspari. Sì una lista trasversale, che però dovrebbe nascere da una serie di incontri insieme a chi non è stato mai in politica ma vorrebbe farlo. Ci sono ma l’inesperienza nei meccanismi ‘elettorali’ li blocca.

Sarebbe un grande segno di umiltà da parte dei nomi sopra citati che spingerebbe molti cittadini comuni a mettersi in gioco. Serie di incontri che dovrebbero rivelarsi utili per creare una lista (una sola e senza giochetti) nella quale i cosiddetti ‘politici esperti’ dovranno guadagnarsi un posto con i fatti o anche essere esclusi, se intendono far valere il loro passato. Anzi solo un tentativo in quel senso li penalizzerebbe. Fatta la lista i componenti dovrebbero eleggere democraticamente uno di loro a candidato sindaco.

Ci vorrà tempo per cui prima si parte meglio è, poi la parola passerà agli elettori. Che, sono pronto a scommetterci, saranno tanti quelli che apprezzeranno un’iniziativa che più coraggiosa non si può. Dimostrerebbe altresì che, chi è già stato in politica, ha iniziato veramente a pensare più per la città che per se stessi. Una svolta. Visto che fino ad oggi hanno pensato più ai vantaggi da ottenere dal Partito piuttosto che alla città e ai cittadini sambenedettesi che hanno rappresentato e vorrebbero tornare a rappresentare.

Un’altra mia utopia? Solo per chi vuole continuare a servirsi della politica per fare carriere o per trarne utili e utilità. Per la felicità di chi, magari, vede proprio in questa mia proposta il pericolo maggiore. Resto comunque disponibile io, e quindi Riviera Oggi, a proposte diverse e più utili alla causa sambenedettese. L’ardua sentenza, come sempre, ai posteri.

PS Il “Madonna del Soccorso” perderà il reparto Ostetricia? A me sembra una scemenza che non mi va nemmeno di prendere in considerazione. Non sarebbe la goccia che trabocca dal vaso ma molto, molto, molto di più.