SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Le famiglie delle associazioni Angsa (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici) onlus, Angsa Marche onlus, Magica Mente onlus e Omphalos autismo & famiglie manifestano, tramite un comunicato, “Profonda indignazione e sconcerto nei confronti dell’evento a titolo ‘Il silenzio del piccolo eremita’, previsto a San Benedetto del Tronto nelle date dell’ 11 ottobre e 15 novembre all’Auditorium Comunale”.

Riportiamo e pubblichiamo la loro nota:

“Sorvolando sul titolo dato all’incontro, contemporaneamente ridicolo e offensivo per le tante famiglie con un figlio affetto da questa disabilità, vogliamo esprimere il nostro sconcerto per la riesumazione delle false teorie proposte dagli psicodinamici e lacaniani che ancora esistono anche sul territorio. Da più di due decenni la base organica dell’autismo è stata dimostrata dalle ricerche epidemiologiche condotte nel mondo e più di recente dalle scoperte di molte patologie rare che sono fra le possibili cause conosciute dell’autismo.

Gli studi compiuti negli ultimi anni convergono verso la consapevolezza su alcune anomalie riscontrabili nella formazione del cervello delle persone con autismo, e questo fa sperare che ricerche biochimiche possano in futuro trovare un rimedio che sia in grado di ridurre questa gravissima disabilità. I genitori, che per anni hanno lottato contro le false teorie che attribuivano la causa dell’autismo all’inadeguatezza dell’amore materno, manifestano il fondato timore che iniziative di questo genere possano generare ulteriore confusione, soprattutto in un territorio recentemente e duramente scioccato dagli avvenimenti di Casa di Alice.

Nelle nostre famiglie, per l’appunto assenti nel programma dell’evento, non esiste il bisogno di riflessioni inconsuete o di pensieri sulla lontananza come indicato nei sottotitoli dello stesso: i nostri bisogni sono altri, e molto più urgenti e concreti. Inoltre, nonostante la presenza della dottoressa Stoppioni del Centro Regionale Autismo di Fano, noi genitori siamo molto preoccupati dalle prospettive e narrazioni, di cui non abbiamo idea dei contenuti, ma che sappiamo venire proposte da chi è apertamente in antitesi rispetto agli interventi per l’Autismo validati dalla Linea Guida 21 dell’Istituto Superiore della Sanità, pubblicata nel 2011, e dalle linee guida degli altri Paesi, tutte concordi nel rifiutare le false teorie psicogenetiche e gli interventi che i loro sostenitori propongono e attuano anche nel nostro territorio.

Siamo sicuramente confortati dalla promulgazione della Legge regionale sull’Autismo, che certamente non lascia spazio a interpretazioni fantasiose e obbliga all’applicazione d’interventi riabilitativi basati su evidenze scientifiche validate, nel rispetto delle Linee d’intervento della Conferenza Unificata del 22 novembre 2012, ma è con grande rammarico che noi genitori, quotidianamente impegnati a portare avanti i progetti di vita per i nostri figli secondo una Linea guida scientifica, insieme con insegnanti, educatori, dirigenti scolastici, operatori dei Centri, rischiamo di vedere compiere passi indietro nel percorso che nelle Marche è ufficialmente iniziato nel 2002.

Iniziative come questa avvalora l’operato di psicoterapeuti che dovrebbero abbandonare con vergogna il campo dell’intervento sull’autismo, per tutti i danni provocati su generazioni di genitori e di bambini”.