SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Convince il nuovo corso del Circolo Riviera delle Palme. Sabato 27 settembre, il giorno della premiazione della 31esima edizione del premio omonimo, vinto da Gianrico e Francesco Carofiglio (narrativa) e da Vito Mancuso (saggistica) è stato speciale per tutta la città di San Benedetto del Tronto.

La cultura è espressione di vita, capacità di unire passato, presente e futuro. Tutti sono contagiati. Dai dirigenti del Circolo alle Associazioni culturali del territorio alle istituzioni, si sono impegnati a utilizzare lo “strumento” inventato dal professor Lupi (Secondo Premio e il Festival internazionale della Poesia) quale modello in cui coinvolgere le altre Associazioni per fare sistema. L’obiettivo è creare un pacchetto-cultura di San Benedetto del Tronto, che dovrebbe essere finanziato anche dalla Amministrazione Comunale. Del resto, se non fosse così, sarebbe uno spreco, una miopia. Tutte le città si sono inventate di recente festival (letteratura a Mantova, mente a Sarzana, economia a Trento, filosofia a Modena) come strumento di marketing territoriale. San Benedetto ha da 31 anni questo premio e il Festival internazionale della poesia giunto alla 17esima edizione.

“E’ possibile non utilizzare tale patrimonio – ha detto Leo Bollettini, il presidente del Circolo – che tutti gli anni mette sotto i riflettori San Benedetto quale centro della cultura nazionale? Quest’anno le pagine culturali di Avvenire, Libero, La Stampa, Quotidiano Nazionale ci hanno dato spazio, per non dire delle principali agenzie di stampa come l’Ansa, Adnkronos, Il Velino. Finalmente abbiano tutti capito che questa è la strada giusta. Faremo squadra con tutte le principali associazioni e i principali protagonisti culturali della nostra città, penso a Mimmo Minuto per fare un nome noto a tutti, e alle istituzioni pubbliche. Faremo un’associazione di secondo livello.”

“Abbiamo portato negli anni 62 scrittori – è intervenuto Guerino Di Berardino, storico segretario e anima del Circolo – possiamo dire che tutta la cultura italiana è passata da qui (Bassani, Vassalli, Eco, Ammanniti, Pontiggia, Tamaro, Levi, La Capria, Della Loggia, Canfora per citarne alcuni). Oggi ripartiamo con entusiasmo perché abbiamo trovato la soluzione con l’amministrazione: facciamo squadra. La vita culturale di San Benedetto è fatta dalla ricchezza delle sue Associazioni”. Via libera da parte delle istituzioni. Il presidente del Consiglio Regionale Vittoriano Solazzi ha affermato che “abbiamo bisogno di iniziative come quella di San Benedetto. Importante perché ci invita a riflettere, a dare spazio alla lettura”.

Sulla stessa falsariga il vicepresidente della Provincia, Pasqualino Piunti, che ha colto l’aspetto di marketing territoriale: “Arrivare alla 31esima edizione significa che questa iniziativa vale e che fa bene al nostro territorio”.

Accurato l’intervento di Margherita Sorge, Assessore alla Cultura di San Benedetto: “Quello del Circolo è un percorso virtuoso, penso al coinvolgimento delle scuole, ma anche un evento che mette in risalto il nostro territorio e quindi va sostenuto”.

Vero pivot della serata, l’attore e regista Giulio Base, che ha appena terminato di girare in città il film “Mio Papà” e ha ricordato il valore popolare di questo premio. Il fatto che la cultura non sia elitaria per i fondatori. Il presidente della Giuria Uberto Crescenti ha sottolineato l’importanza del Premio e il presidente della Commissione per il Concorso degli studenti, Tito Pasqualetti, il valore di diffusione della lettura nelle scuole.

La premiazione dei ragazzi ha preceduto quella dei vincitori: i fratelli Gianrico e Francesco Carofiglio con “La Casa nel Bosco “ (Rizzoli) e Vito Mancuso con “Io e Dio” (Garzanti). I due vincitori sono stati intervistati da Gastone Mosci. “La cultura di San Benedetto – ha sostenuto Mancuso – è quell’indice di Dante in questa immagine in questa sala consiliare. E’ ciò che penso io, l’uomo non si sottomette, dobbiamo essere cittadini del mondo, individui”. “Certo – hanno ribadito i fratelli Carofiglio – moralmente non bisogna mai sentirsi a proprio agio, dobbiamo sempre fare scelte consapevoli”.

San Benedetto del Tronto è e sarà ancor di più al centro della cultura italiana.