SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Indignati ed esasperati. I residenti di Via Balilla alzano la voce e preparano una petizione per denunciare una situazione che ha ormai superato il limite di guardia.
Le firme verranno portate in Comune e consegnate al sindaco, a cui gli abitanti della zona chiedono di far rispettare l’ordinanza contro la movida molesta, varata prima dell’estate.
“I livelli raggiunti sono insopportabili – denuncia Tonino Capriotti – siamo arrivati a partite di calcetto sotto l’ex pescheria. Le numerazioni dei civici vengono staccate dalle pareti, le macchine sono abbozzate, vomito e pipì riempiono i marciapiedi e i residenti vengono continuamente derisi”.
L’indice viene puntato contro un pubblico esercizio del posto: “Invochiamo la chiusura per disturbo della quiete pubblica, i nostri esposti restano inascoltati”. Capriotti chiama in causa un documento inviato oltre un anno fa a Gaspari e alla Prefettura di Ascoli Piceno. Scrivevano i residenti: “La struttura resta aperta tutta la notte, ospita persone che stazionano continuamente all’esterno, consumando sulla strada, urlando e disturbando gli abitanti”. Venivano quindi segnalati atti vandalici compiuti dagli avventori del locale, come scritte sui muri (“documentate con immagini inviate alla Questura”) e devastazione di fioriere.
In sostegno di Capriotti giunge la testimonianza del titolare di un negozio d’abbigliamento di Piazza Pazienza. “Dalle 3 alle 6 succede l’inverosimile. Alcuni ragazzi ubriachi si sono denudati, più volte è dovuta intervenire la polizia per sedare delle risse. E se uno prova a dire qualcosa riceve insulti. Siamo esausti e preoccupati”.
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…questo è uno dei motivi…per cui il target turistico..che si è scelto per la nostra città…è giusto!!..
tranquilli che il fenomeno si estende a macchia d’olio anche in via secondo moretti verso ovest c’e’ un gran bel casino …. una volta sul lungomare ce ne era e non mi pare che i turisti si lamentassero anzi partecipavano ! ma adesso il target dei turisti e’ cambiato sembriamo un’ospizio di terza categoria !!! cio’ non toglie che c’e’ sempre un limite a tutto ma per questo dovrebbero intervenire i genitori di ragazzini che giocano a fare i grandi bevendo …
Il turismo non c’entra nulla, sono tutti “locali” e hanno preso l’andazzo di sballarsi e di fare danni: è una sorta di anomala richiesta di aiuto e di attenzione da parte di una generazione piuttosto arrabbiata, che sembra destinata a bruciarsi e a non avere prospettive di lungo termine, non per colpa loro, ma se vogliamo colpa della classe dirigente che sta distruggendo il paese. Certi comportamenti però non possono essere tollerati, non devono andarci di mezzo i residenti che sono persone “normali”, anziani, bambini, famiglie, la movida va delocalizzata negli spazi adatti a contenerla, leggi e regolamenti vanno applicati… Leggi il resto »
Giusto…delocalizziamola…magari davanti casa di ciascun ASSESSORE!!! Forse capiranno. Questi fanno come il Vaticano con gli immigrati; predicano umanità e solidarietà ma …dentro il vaticano non ce li vogliono!!
Il primo soggetto meritevole di ospitare la movida sotto casa è il presidente provinciale di confesercenti Bruno Tommaso Traini, che se ne è uscito recentemente con una dichiarazione vergognosa consigliando ai residenti di comprare vetri doppi e condizionatori… ma come li eleggono certi soggetti??