SAN BENEDETTO DEL TRONTO – A luglio è piovuto circa 15 giorni su 31, in pratica un giorno su due. Nell’estate 2013 la media nel centro Italia si fermò a quota 3: un dato indicativo per fotografare una stagione che stenta a decollare e che probabilmente non decollerà più.

“Non ricordo un luglio altrettanto negativo”, dice sconsolato Gaetano Sorge. “In genere è il mese più stabile, stavolta è andata così”. I conti si faranno alla fine, ma il presidente dell’Assoalbergatori non si illude: “Quel che è perso è perso, non si recupera più. Ad agosto il pienone è già messo in conto e più di quello non puoi comunque fare”.

Chi aveva programmato le ferie è rimasto in Riviera. Alle precipitazioni ha fatto spesso compagnia una mezza giornata di sole, che ha consentito ugualmente una capatina in spiaggia. Discorso differente per i pendolari del weekend, scoraggiati dai continui nuvoloni che imperversano sopra la testa. “Se uno sa che può piovere evita di muoversi, mentre chi è qui è deluso”.

Ad alleviare il malumore ci pensa una situazione negativa pressoché simile in tutta Italia: “Vedendo che piove un po’ ovunque si hanno meno rimpianti. Mal comune mezzo gaudio”.

Il cambio di mese comporta tendenzialmente uno svuotamento delle camere, per un ripopolamento che avviene nella fase di avvicinamento al ferragosto.

“Siamo dispiaciuti per i nostri clienti – conclude Sorge – tentano di compensare con iniziative alternative che vanno dalla visita ai paesini dell’entroterra all’invasione dei centri commerciali. Poi c’è il mercato settimanale, senza dimenticare che gli hotel non fanno mancare le animazioni serali”.