GROTTAMMARE – Il problema non è se li condannano. Il problema è se li assolvono. Per il semplice motivo che se ci trovassimo davvero di fronte a dei mostri la soluzione sarebbe la galera. Ma se invece si trattasse di un equivoco, che peso acquisirebbero le sentenze sommarie di questi giorni?

E’ più facile indignarsi che riflettere, soprattutto se il medium è Facebook. “Orrore”, “vergogna”, “schifo”. Chi più ne ha più ne metta, con i ‘mi piace’ ottenuti che assumono la funzione di auto-eccitazione.

Basta un post per ripulirsi la coscienza, per apparire migliori di quel che si è, per mostrare di stare sul pezzo. Una volta premuto invio ci si sente assolti, depurati, inevitabilmente migliori.

Di autismo sappiamo ben poco. Qualche inchiestina intravista a “Le Iene”, piccoli servizi strappalacrime dove emerge il lato meno drastico del disagio. Mai la realtà nuda e cruda. Qualora la incrociassimo, la allontaneremmo.

Fino a quel video, che inquieta e colpisce. Tuttavia, mentre la rincorsa al (presunto) mostro è in atto (a proposito, erano gli unici filmati?), qualcuno si ferma, riflette e reagisce. Le segnalazioni che arrivano da diretti interessati o “esperti” del settore sono molteplici e vanno quasi tutte in difesa degli educatori. “Il contenimento e l’allontanamento sono pratiche dure da guardare, però funzionano”, ci scrivono. “Quel filmato non mostra violenze”.

Non mostra violenze? Gli strattoni e gli spintoni allora cosa sono? “Normali interventi che si attuano per calmare certi soggetti”, rispondono. Ad un tratto ci sentiamo ignoranti, disorientati, lontanissimi da un mondo che ci accorgiamo di non conoscere affatto.

Non assolviamo nessuno. Per noi vale semplicemente la presunzione d’innocenza, fino a prova contraria. Tutti sanno o pensano di sapere, tutti hanno la verità in tasca. Senza dar peso a quel marchio d’infamia bollato in queste ore che invece resterebbe indelebile sulla pelle delle persone coinvolte, tanto da trasformare un’ipotetica assoluzione nella paradossale convinzione di aver lasciato degli orchi a piede libero.

Il garantismo – parola tanto abusata – ha mero valore teorico, asfaltato da una pratica che esige l’immediato identikit del demonio. L’unica fortuna è che è estate. E in estate certa tv va in ferie.