Gasparate. Ho avuto la pazienza di ascoltare sul sito del Comune la ripresa Tv di una conferenza stampa (31 maggio 2014); una delle tante alle quali noi di Riviera Oggi veniamo esclusi. Premesso che è ridicolo parlare di streaming tv con l’intento di fare trasparenza per poi mettere le riprese in rete qualche giorno dopo, ho colto il vero motivo dell’incontro ma anche il motivo per cui la nostra testata non viene invitata. Facciamo troppe domande scomode che rese pubbliche gli avrebbero in qualche modo rotto le ‘uova nel paniere’. Ha ‘confessato’ pubblicamente il suo ostracismo a giornali per lui scomodi, per cui credo che Prefetto e Ordine dei giornalisti debbano prendere provvedimenti.

Partenza e finale della conferenza stampa sono stati classici dalla scuola politica Dc-Pci che è alla fonte della rovina italica. Madre di quell’ipocrisia che negli anni ha fatto rigirare nella tomba i veri comunisti, quelli cioè che credevano veramente in un ideale poi usato solo pro domo sua da chi faceva finta di contestare la democrazia cristiana, in realtà volevano solo imitarla. Giovanni Gaspari è uno di loro e ve lo dimostro.

Parte iniziale (riascoltate) dedicata ai suoi sensi di colpa (finti) per la mancanza in conferenza di qualcuno della stampa locale che, non si sa bene con quali articoli (se ne esiste qualcuno e lo citasse farebbe una pessima figura) ha creato un danno economico al Comune. “Se cambieranno… la mia posizione non è scritta sulla pietra“, classica frase da dittatura bolscevica.  Non fa il nostro nome ma solo noi non c’eravamo. E di chi potrebbe trattarsi se non di chi ha fatto un esposto all’Ordine dei giornalisti e, per conoscenza, al Prefetto per rendere noto l’abuso che fa del suo ruolo di sindaco? Riviera Oggi, la cui posizione è scritta su una pietra molto più importante, quella della trasparenza e dell’onestà assoluta. Quindi, caro Gaspari, dimentica l’unica scuola (comunista) nella quale ti sei perfettamente immedesimato e elenca gli articoli che avrebbero creato un danno economico alla città di San Benedetto. Coraggio. Di solito chi non sa rispondere è perché ha mentito.

Parte finale (riascoltare) dedicata alla promozione della lista Spacca per le elezioni regionali del 2015: “Gian Mario Spacca è l’uomo giusto. Con una lista composta da persone altrettanto giuste è l’unico che può far fare alla Regione un altro necessario salto di qualità“. Gaspari ha in pratica detto che Spacca cercherà il terzo mandato e che, se saprà scegliersi la compagnia… rivincerà. Una propaganda pre elettorale non richiesta oltre che scorretta nella sua veste di sindaco di tutti, non del solo Pd e nemmeno dell’entourage spaccano. Ne è ulteriore prova la risposta piccata che dà al giornalista Cameli quando gli domanda: “Spacca può ricandidarsi? Lei farà parte di quella lista, giusto?“. Piccata ma, come al solito, ricca di giri di parole degne di un contorsionista orale.

Come se i suoi dirimpettai giornalisti fossero dei totali ingenui, vuole convincerli che lui non ha ancora deciso, che non dipende da lui, che decide il Partito, insomma che lui e Spacca non hanno nessun accordo. Accordo provato invece dalla sua auspicata necessità di rieleggere Spacca con una lista magari non marcata Pd? Propaganda pura. Io non scommetto mai ma in questo caso lo farei volentieri perché sicuro di vincere: Gaspari come Spacca sono in tensione per la paura di uscire dalla scena politica (senza la quale cosa farebbero?) ed hanno già un piano per candidarsi insieme. Piano preceduto da strategie tipo la conferenza stampa del 31 maggio scorso. Strategie però, secondo me, molto scorrette perché fatte con i panni istituzionali e a favore di un determinato Partito politico e di una lista che si presenterà alle prossime elezioni Regionali. Chi scommette contro di me? Oppure chi sa spiegarmi a cosa serviva il lungo intermezzo sul futuro di Spacca e suo? Ma chi gliel’ha chiesto, cosa si credono di essere. Perché pensano di poterci portare ancora in giro. Usando, tra l’altro, mezzi pagati dai cittadini sambenedettesi. Basta. Aprite gli occhi dopo aver aperto le orecchie per ascoltare una conferenza elettorale nascosta in altre ‘sciocchezze’ per mascherare le vere intenzioni.

Nel mezzo della conferenza, invece, dichiarazioni harakiri che metto al servizio di chi ha intenzione di votare ancora certe persone. Certi Partiti.  Rivedetevi attentamente il video. “L’Italia – dice Gaspari – ha lentezze burocratiche, leggi e norme che Renzi si è messo in mente di eliminare e quindi cambiare. Il degrado italiano dipende anche da questo” A parte che per Renzi lui è uno che ha le caratteristiche di chi vuole rottamare, il suo è un concetto che, se espresso da un 5 Stelle sarebbe stato comprensibile, detto invece da una persona che ha amministrato la città negli ultimi otto anni, che fa parte da oltre  venti anni di un Partito che ha avuto il potere politico nazionale, da un uomo che non ha mai fatto autocritica verso il suo Partito, è veramente allarmante. Allarmante al sol pensiero che la gente possa continuare  a gratificarlo con il voto mi vengono i brividi. Chi non è d’accordo mi elenchi almeno un motivo per cui certa gente potrebbe essere utile in un governo regionale che, finora, ha fatto solo gli interessi delle Marche Nord. L’ultima: nella copertina della nuova pubblicità regionale la foto della minuscola spiaggia sotto le ‘due sorelle’ per illustrare le caratteristiche di una Regione che ha 150 chilometri di spiaggia totalmente diversa.

Che un sindaco sambenedettese, anzi di San Benedetto, appoggi una tale politica è veramente assurdo ma se volete (vogliamo) continuare a farvi male da soli, continuate pure, ma dopo non lamentatevi. Un recente commento del lettore ‘sfrinca’ chiarisce esattamente come stanno le cose. Grazie.